Ecco un’analisi delle ultime due serate del Festival di Sanremo ‘targato Morandi’, che ha mantenuto in linea di massima il buon riscontro di pubblico già ottenuto in precedenza ma senza nuovi ‘picchi’. L’analisi di Starcom.

Rotto il ghiaccio delle prime serate, il Festival è proseguito “tranquillo”, seguendo la routine. Balletti delle due soubrette, con la Canalis che tendeva a recuperare su Belen (anche se entrambe rimanevano rigide), la conduzione ruspante e 'casalinga' di Morandi (apprezzabile da una parte ma con papere e interviste davvero 'infelici' nel caso degli ospiti stranieri) e il duo delle 'Iene' Luca e Paolo, quelli che alla fine hanno impresso il ritmo all'evento.
La serata di venerdì è stata quella dei duetti canori, come previsto. I big hanno continuato ad oscurare i giovani ma il meglio della penultima serata del Festival l'ha data Gianni Morandi. Nell'intervista a Monica Bellucci il Nostro è diventato un uomo come tutti gli altri, un maschio italiano (seppur galante e cortese) che di fronte alla diva dei suoi sogni ha perso letteralmente il controllo. L'intervista è partita con Bellucci e Morandi seduti sulle classiche poltroncine bianche; il tutto brillava per la banalità delle domande (gli autori potevano fare di meglio, soprattutto considerando le già ricordate scarse doti di intervistatore di Morandi) e l'attrice rispondeva diligentemente.
Ma all'improvviso Morandi si è alzato dalla poltroncina, ha buttato i foglietti di appunti e si è avvicinato alla diva agitando le sue manone. Mentre gliele agitava davanti e sembrava volerla abbracciare, si è rivelato in tutta la sua spontaneità: «Ma... ma io ho qui davanti la Bellucci e sto qui con i foglietti dell'intervista in mano. Vorrei fare tante cose con lei. Ho una passione per lei, pensi che mia moglie mi ha regalato un suo libro fotografico dove lei appare in tutte le sue grazie».
La Bellucci, in evidente imbarazzo, ha incassato, abbozzato un sorriso e il pubblico è esplosa. Poi Morandi, per farsi perdonare dalla moglie in platea, le ha indirizzato un “ti amo” (poi altri hanno citato le consorti, presenti in sala o meno).
La Bellucci è stata “salvata” da Robert De Niro e anzi a quel punto è pure andata via velocemente. E qui si è tornati alla banalità dell'intervista, con l'attore americano che, a parte due o tre battute sull'Italia, si è rivelato scontroso e 'legnoso'. Nella seconda parte dell'intervista a De Niro è arrivata anche la gaffe della Canalis, che per buona parte del Festival si è impegnata a far vedere quanto è buono il suo inglese. Ad una frase di De Niro lei non ha capito e non è riuscita a tradurre.
Il resto è stata ordinaria amministrazione mentre la serata svicolava via verso la parte finale.
E finalmente parliamo del sabato sera. La finale del Festival è partita presto, alle 20,35, e con una certa tensione. Durante il pomeriggio, in conferenza stampa, il consulente di Rai Trade Sebastiano Marcolin aveva rivelato alcuni dati parziali del televoto, non ancora chiuso. Mazzi lo ha “castigato” davanti a tutti in sala stampa. Morandi ha 'seminascosto' un “vaffa...” tra i denti e ha lasciato la sala stampa.
E così chi voleva la sua polemica per il Festival l'ha avuta, dopo i fiori, i fidanzati famosi e gli ospiti annunciati e mai arrivati (Fiorello si è defilato, forse perché dopo Benigni cosa poteva fare di altrettanto 'forte'?).
Poi si è ricominciato con le canzoni e il clima si è finalmente rilassato. Paolo e Luca hanno proseguito con le loro battute al veleno (il povero Morandi è stato spesso preso di mira, ma lui stava al gioco e rideva). Se la sono presa con la sinistra, come era stato richiesto, anche se da una battuta successiva, si è forse capito che non avevano preso bene questa sorta di 'diktat' del direttore di RaiUno Mazza.
Intanto si veleggiava verso la fine e, come accade, l'atmosfera si faceva rilassata e ci si divertiva pure (peccato smettere, a quel punto, si sa).
Tra gli ospiti, Massimo Ranieri cantava “Ma se ghe pensu” con i due genovesi (che avevano cantato in napoletano), per lasciarsi poi andare ad un irresistibile (per gli ultracinquantenni, specialmente) amarcord con il collega Morandi. Ed è lì che il Gianni di Monghidoro ha dato il meglio di sé. Sembrava di essere in uno dei suoi spettacoli, prodotto da Bibi Ballandi, quando lui e Ranieri ripercorrevano la loro storia professionale, nelle lotte delle varie Canzonissime, vinte a colpi di note e cartoline dall'uno o dall'altro.
Voci non confermate però dicevano che in realtà Ranieri avrebbe voluto fare assieme a Morandi questo Sanremo ma Gianni aveva posto il veto e Massimo l'aveva presa maluccio. Di qui la mezza promessa di Mazza in sala: l'anno prossimo sarete davvero qui a Sanremo tutti e due.
Belèn, intanto, aveva cantato con il padre, dopo che per tutte le puntate ci aveva ricordato quanto sia importante per lei la sua famiglia e intanto per gli appassionati fioriva ancora il giallo sui suoi svenimenti e sulla sua presunta gravidanza.
Frattanto la Canalis si esibiva in un balletto che nessuno ha capito. Ma la presenza delle due bellone alla fine non ha aggiunto né tolto nulla al Festival.
Con la consegna ufficiale del premio al vincitore della categoria Giovani Raphael Gualazzi, il nuovo (?) talento si è aggiudicato anche la partecipazione all'Eurosong, festival della canzone europeo, una manifestazione da 40 milioni di spettatori molto sentita in Europa, al quale l'Italia mancava da tredici anni (i lettori sanno quanto abbiamo deprecato in passato questa assenza su queste colonne), che avrà luogo a Dusseldorf il prossimo maggio. Al giovane Gualazzi va riconosciuto di essere stati uno dei pochi a ricordare (salvo un passaggio di Morandi) il voto dato anche dalle Radio e Tv locali che da anni seguono il festival ma che non sempre sono considerate dai big (anche le emittenti avevano preferito poi Roberto Vecchioni nella loro votazione).
Quest'anno a fare la snob è stata Emma, che non si è presentata nella sala stampa allestita per le Radio e Tv locali al Palafiori (dove noi di Millecanali ci siamo recati direttamente sabato), due anni fa era stato Marco Carta, un po' più di anni fa una spocchiosa Anna Oxa (in versione precedente a quella attuale).
Torneremo sul tema, che naturalmente ci interessa molto (quest'anno Millecanali era davvero presente in forze a Sanremo e abbiamo anche alcune 'esclusive' per il prossimo numero).
Alla fine, come previsto, il vincitore è stato Roberto Vecchioni, accolto con lancio di rose bianche (non degli spartiti, come lo scorso anno) dagli orchestrali di Sanremo; lui ha dedicato la sua canzone agli italiani e alle donne.
Siamo arrivati alla chiusura (un po' tardino per i giornali di domenica, magari) e alla fine possiamo dire che è stato un bel Festival. Forse è stata proprio la conduzione un po' disastrata di Morandi a renderlo simpatico e a riavvicinare gli italiani a uno degli eventi televisivi più importanti di ogni anno.
Quest'anno scade anche la Convenzione tra Comune di Sanremo e Rai. Probabilmente il Comune della città dei fiori cercherà di alzare la posta, nasceranno le solite discussioni, mentre qualcuno, come detto, parla già di un Morandi bis...
In coda la consueta analisi di Starcom sugli ascolti (alti ma senza picchi) della quarta e quinta serata (finale) del Festival 2011.
4a serata (Pdf, ~300 KB)
5a serata (Pdf, ~300 KB)
Commento e analisi della prima serata
Commento
e analisi della seconda serata
Commento
e analisi della terza serata