L’emittenza locale e le trasmissioni digitali

Non sono mancate le reazioni dopo che sul sito dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni è comparsa la bozza del regolamento sulla Radio e la Tv digitale

che l'Authority doveva, per la verità, emanare entro il 30 giugno ma che ha preferito differire a fine luglio per permettere una discussione più ampia e approfondita.

In particolare, secondo Marco Rossignoli del Coordinamento Aer-Anti-Corallo, sono indispensabili alcuni emendamenti finalizzati a favorire l'effettivo accesso dell'emittenza locale alle trasmissioni digitali.

"Il testo dello schema di regolamento non sembra essere condivisibile in molte parti - ha detto Rossignoli - ; in particolare vengono previsti impegni per l'emittenza locale eccessivamente onerosi e sproporzionati rispetto a quelli previsti per l'emittenza nazionale e allo stesso tempo vengono introdotte misure antitrust locali non condivisibili".

Preoccupano inoltre, sempre secondo Rossignoli, le affermazioni del Presidente dell'Autorità Enzo Cheli, che ha dichiarato che la regolamentazione digitale potrà contribuire a risolvere i nodi irrisolti del mercato televisivo in merito a una eccessiva concentrazione delle risorse tecnologiche ed economiche a livello nazionale e a una eccessiva frammentazione e dispersione di tali risorse a livello locale.

Non sarebbe infatti accettabile "che il regolamento nel digitale abbia come finalità quella di ridurre il numero delle tv locali, perché in tal modo si ridurrebbe probabilmente anche il pluralismo dell'informazione locale".

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