Lerner: la voce dei dubbi

Gad Lerner ci riprova e dopo l’originale co-conduzione a fianco di Giuliano Ferrara in “Otto e mezzo”, torna in prima serata e si butta senza salvagente nel sabato Tv.

''Ogni sera un tema diverso. Due ali di pubblico, rappresentate da personaggi di peso, in una scenografia da anfiteatro in legno. Tutti con la possibilità di dire la propria e io non che non farò il bravo presentatore: voglio risparmiare al pubblico un'ipocrita asetticità''. Lontano dalla filosofia del politically correct, Lerner.

Tornato in video sabato scorso con "L'infedele", il Nostro ha riproposto su La7 (dove già conduce a mezzanotte il quotidiano "Notte da lupi") la formula di "Otto e mezzo", privandola di Ferrara. "Con Giuliano - ha detto - mantengo un ottimo rapporto e per lui nutro una sincera amicizia. Il fatto è che siamo completamente diversi. Stimo la sua intelligenza: è un uomo tra i più colti della destra italiana, capace, in privato s'intende, di mettersi sanamente in discussione".

Con la conduzione dell'"Infedele", per Lerner si è trattato di un vero e proprio ritorno al "pubblico attivo" un po' sullo stile del non dimenticato "Milano Italia". L'America è stata il tema della prima puntata: ''Perché sta nascendo - ha spiegato Lerner - un nuovo antiamericanismo. Persino Berlusconi sembra non avere più una linea di convinta adesione alla politica di Bush. E perché chi sta dalla parte degli Usa radicalizza la sua posizione. Dovevamo parlarne''.

Questa settimana si dovrebbe invece parlare dell'Islam, con Lerner che in una nota d'agenzia dà qualche indizio sui contenuti della puntata al suo nuovo pubblico, dichiarandosi "colpito" dal libro di Oriana Fallaci: ''Considero "La rabbia e l'orgoglio" un documento che esprime una forte dose di veleno culturale. La scrittrice affronta temi centrali della nostra convivenza sociale. Sarà una puntata interessante".

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