Sono 25 episodi da nove minuti l’uno a comporre la serie ‘Zio Gianni’ scritta da Luca Vecchi, Matteo Corradini, Luigi Di Capua, con il team di scrittura del gruppo The Pills, notissimo sul Web, ovvero Luca Favenna, Mattteo Rovere, Daniele Grassetti (sua anche la regia, assieme a Sydney Sibilia, ovvero il regista-rivelazione del film ‘Smetto quando voglio’), per RaiDue.
‘Zio Gianni’ racconta comunque di un 50enne che perde il lavoro, è sfrattato dalla moglie e non ha altre alternative che andare a vivere in una casa con 3 studenti universitari. L’attore è Paolo Calabresi, ‘Iena’ di Mediaset, attore di teatro, fiction e cinema e visto in Tv in particolare in ‘Boris’.
La convivenza con questi tre giovani in una casa caotica e fatiscente, con ritmi diversi da quelli di un padre di famiglia cinquantenne, si rivela per Gianni un’opportunità per mettersi in discussione e fare i conti con una nuova realtà in cui si sente, inizialmente, del tutto inadeguato. Per questa sua inadeguatezza viene spesso “sfottuto” dai giovani ma difficilmente si cade nella volgarità e il sorriso viene strappato per battute intelligenti e divertenti.
‘Zio Gianni’ è una sitcom ben scritta con la quale RaiDue, in concorrenza con programmi “sicuri” come i pacchi o ‘Striscia’ vuole intercettare e attirare un pubblico di giovani. E i requisiti ci sono: si ride con una sitcom dolce-amara basata su un incontro (e spesso scontro) generazionale con spunti di riflessione che aleggia sempre sullo sfondo: la consapevolezza che il mondo del lavoro significa ormai solo precarietà.