Come ampiamente annunciato, Lilli Gruber si candida alle Europee con l’Ulivo. Lasciando il Tg1, non ha mancato di sollevare una polemica con il direttore Clemente Mimun, che, manco a dirlo, ha risposto duramente.
Continua la rovente fase pre-elettorale alla Rai, che dopo le durissima guerra di nervi (e di insulti) fra Cattaneo e la Annunziata di ieri, non ha mancato di concedere il bis con un'altra formidabile 'guerra di lettere' fra la stessa Annunziata e Bruno Vespa, che ha assicurato di "stare per perdere la pazienza" (ma deve essere una moda di questi tempi in Rai...).
Ed eccoci all'altro avvenimento-clou della giornata, l'addio di Lilli Gruber al 'suo' Tg1, che lascia per candidarsi alle Europee con l'Ulivo, come si sapeva da tempo. Niente commozioni d'occasiome, però, anzi una bella polemica a mezzo lettera, anche qui.
"Lascio oggi la mia mansione di conduttrice e inviato del Tg1 per candidarmi alle prossime elezioni del Parlamento Europeo" - ha scritto la Gruber al direttore della testate Rai Clemente Mimun e al Cdr del Tg1 - . Una decisione che è frutto di una serie di considerazioni che riguardano il nostro comune impegno professionale".
La direzione di Mimun finisce poi nel mirino della popolare giornalista inviata in Iraq, che sottlinea anche "l'anomala concentrazione di potere in un'unica persona" (Silvio Berlusconi; Ndr.), per cui l'accettazione della candidatura va inquadrata nel tentativo di "contribuire alla definizione di quelle regole di cui soprattutto l'Italia avverte il bisogno e l'urgenza".
"Sono entrata in Rai vent'anni fa - dice Lilli Gruber - e ho avuto modo di lavorare alle dipendenze di direttori e amministratori di diverso orientamento, così come diverse sono state, in questi anni, le vicende politiche del nostro Paese. Mai, prima di ora, era tuttavia prevalsa nella Rai, e in particolare nel suo principale telegiornale, la tentazione di omologare l'informazione al 'pensiero unico' di una maggioranza parlamentare e di governo".
Mimun non poteva non replicare a muso duro.
"Ho ritenuto giusto fino ad oggi non commentare, nonostante le sollecitazioni di giornali e agenzie, l'ipotesi di candidatura di Lilli Gruber alle Europee - ha detto il direttore del Tg1 - e avrei evitato ogni dichiarazione se l'ex conduttrice del Tg1 non avesse scelto di motivare la sua decisione con affermazioni che ritengo sbagliate, ingenerose e fuori dalla realtà".