Tornano Aldo Biscardi e il suo processo che trasloca però quest’anno da 7 Gold alla romana T9. Formula invariata: moviolone, rubriche, commenti a caldo…
“Inevitabile”, questa la parola.
Inevitabile. Come il ritorno delle stagioni. Inevitabile. Come il Natale. Come le tasse. Come la caduta dei Governi. Come tutte quelle cose che scandiscono il ritmo del tempo infondendo la sicurezza che rende maggiormente sopportabile il trascorrere della vita.
Inevitabile, in termini più prosaici (e meno romantici), come il ritorno del campionato di calcio. La Serie A. Con il suo circo mediatico che sembra non dormire mai. E non poteva mancare lui, l'imperatore di tali acrobazie, l'anchorman dalla chioma infuocata che del concetto di inevitabilità sembra aver fatto il suo vessillo: Aldo Biscardi. Ritorna ovviamente insieme al suo 'Processo'.
Trentaquattresima edizione. E ricordiamo che le precedenti trentatré hanno fatto registrare il programma nel Guinness dei Primati come trasmissione sportiva guidata da un unico presentatore più longeva al mondo.
Il ritorno di Biscardi, avvenuto il 26 agosto in concomitanza con la prima giornata del campionato di calcio di Serie A, ha registrato una grossa novità: il passaggio dalla 'nazionale' 7 Gold alla romana T9. Il grande carrozzone pallonaro è traslocato dunque sul canale 13 del digitale terrestre con visione nel Lazio e in Umbria, mentre in tutta Italia, il 'Processo' viene trasmesso sul canale 828 della piattaforma satellitare di Sky (canale GBR sempre del gruppo Caltagirone, come T9 e Teleroma 56).
La formula è rimasta invariata. Gli appassionati delle famigerate “bombe” di mercato hanno ritrovato il fantomatico Moviolone così come l'algoritmica ricostruzione delle azioni da gol più contestate; sempre grande spazio è dedicato alle rubriche più famose, da 'Il bello e il brutto della Tv' alle pagelle della settimana, nonché curiosità, gossip, comicità a go go e una nuovissima tentacolare edizione del Calciomercato (tutti gli amanti di calcio sanno che il mercato del pallone “non muore mai”, pur avendo chiuso i battenti il 2 settembre), in attesa che ricomincino i botti durante il sessione “di riparazione” di gennaio.
Ad affiancare il presentatore un'altra classica bellezza esotica: Georgia Viero, poliglotta italo-argentina che, nella speranza di proferir parola durante gli arditi scontri dialettici tra giornalisti, giocatori, allenatori, dirigenti, procuratori, arbitri, politici, pare che di lingue ne abbia imparato addirittura cinque (o almeno così assicurano le cronache).
Un 'colpo' dunque per la Televisione presieduta da Rosamaria Caltagirone. Lo sa bene il deus ex machina, l'Aldo nazionale, che ha presentato la trentaquattresima puntata del Processo alla stampa: “Formula che vince non si cambia - ha sottolineato - ma si apre un nuovo ciclo e una nuova sfida su T9. Il Processo funzionerà come ha sempre funzionato, ma una nuova tappa equivale a una nuova sfida”.