Sarà in libreria dal 21 maggio ‘Quel che resta del nazionalpopolare’, un approfondimento della rivista ‘Link edizioni RTI’.

Ancora oggi il nazionalpopolare continua a dirci chi siamo e da dove veniamo. Un Olimpo di volti che rappresenta l'immaginario popolare italiano, capace di unire tutti, da Nord a Sud.
La riflessione di 'Link' parte dalla Tv ma allarga lo sguardo all'intero universo dei media (cinema, fumetto, musica, pubblicità, editoria): per capire quel che resta dei successi del passato e per trovare nuove ricette in grado di coinvolgere il grande pubblico.
A sorpresa emerge un ritratto del nazionalpopolare in mutazione, una mutazione lenta ma pur sempre apprezzabile, capace di mettere in scena i problemi e i conflitti di una società costretta controvoglia a cambiare.
All'interno del numero: 'La Tv non basta più. Caratteri e icone di un immaginario condiviso' (Massimo Scaglioni); 'Tutta colpa di Antonio. Il nazionalpopolare da Gramsci a Pippo Baudo' (Raf Valvola Scelsi); 'Ricordati di ricordare. Usi e consumi di un mot-valise' (Nico Morabito/TuttoFaMedia); 'Non è per sempre. L'estinzione progressiva del fumetto popolare' (Matteo Stefanelli); 'Ah felicità su quale treno della notte viaggerai. Dal fotoromanzo a Maria De Filippi' (Francesca Serafini); 'Musica per le masse. Quando il successo discografico nasce in Tv (Pop Topoi); 'L'eco di Carosello. Il nazionalpopolare in pubblicità' (Michele Boroni); 'Cosa vediamo quando ci guardiamo al cinema. Dal cinepanettone a Checco Zalone' (Gabriele Niola).
Nonostante i radicali cambiamenti in corso, poche cose riescono a parlare a tutti quanto il vecchio nazionalpopolare.
'Quel che resta del nazionalpopolare' sarà disponibile anche in versione digitale per iPad, Android e Kindle. Le illustrazioni sono state realizzate da Davide Forleo.