La sconcertante vicenda di Monte Mario: il sindaco della Capitale assiste personalmente alla demolizione di impianti radio-tv. Ma rischi per la salute non ce n’erano e quattro Tv ora non si vedranno più…
Il bollettino FRT "Radio & Tv notizie" di questa settimana era stato duro e senza diplomazie e aveva titolato "Un caso senza precedenti: il sindaco di Roma demolisce le emittenti". Il riferimento era appunto al primo cittadino della Capitale Walter Veltroni che, "sulla base di un'ordinanza di sgombero per abusivismo edilizio, ha eseguito - assistendovi personalmente - alla demolizione dei primi tre impianti di emittenti televisive ubicate sul sito di Monte Mario - Parco Mellini; altre 12 emittenti seguiranno la stessa sorte alla fine del mese.
Senza che sussista il benché minimo rischio per la salute dei cittadini (da tempo i limiti sono ben al di sotto dei 6 volts per metro e una vicina scuola è al momento chiusa) il Sindaco Veltroni ha disposto la distruzione degli impianti e la disattivazione di un servizio di carattere generale legittimamente esercito in virtù di regolare concessione con lo Stato, provocando un'inutile distruzione di ricchezza imprenditoriale; il tutto senza attendere che si trovasse una soluzione transitoria e senza tener conto che il sito alternativo inopinatamente individuato dalla Regione e avallato dall'autorità per le garanzie nelle comunicazioni nel Piano analogico del '98, oltre ad essere radiOElettricamente impraticabile, è peraltro inutilizzabile per la assoluta contrarietà del sindaco di Capranica...
E così, se le cose andranno avanti, dai primi di agosto quattro emittenti televisive locali perderanno il loro unico segnale su Roma, altre, anche radiofoniche, perderanno una consistente parte di utenza, mentre circa 600.000 cittadini non potranno più vedere i programmi di Canale 5 e Retequattro".
Non crediamo si possa dir meglio: le emittenti non possono essere soggette a improvvisi atti dal sapore demagogico che ne mettono in gioco (per giunta in piena estate!) la quotidiana operatività. Per inciso, ricordiamo che le quattro emittenti che non sarebbero più viste dovrebbero essere Teletevere, Rete Sole, Canale 23 e Tele A+.
A questo punto, la FRT ha però avanzato, con un successivo comunicato, anche una proposta di soluzione della questione:
"Certo di interpretare i reali obiettivi del Comune di Roma, che ovviamente non ha alcuna intenzione di danneggiare i telespettatori né i lavoratori delle emittenti, il presidente della Federazione Radio Televisioni, Filippo Rebecchini, ha messo a punto una proposta concreta per garantire la ricezione dei programmi e scongiurare problemi per l'occupazione nelle aziende toccate dal provvedimento...
In attesa di una pianificazione complessiva nazionale, proponiamo una soluzione provvisoria che ha il vantaggio della concretezza e dell'effettiva praticabilità, anche alla luce di uno studio che definisce la soluzione radiOElettricamente e sanitariamente compatibile:
1) trasferire le emittenti radiofoniche a Monte Gennaro;
2) accorpare provvisoriamente sul traliccio di Raiway di via Cadlolo le emittenti televisive.
Siamo certi che tutti vorranno collaborare alla soluzione di un problema serio per la cittadinanza romana".