La scorsa settimana abbiamo ospitato sulla nostra newsletter un articolo dell’amico e collaboratore Massimo Lualdi sulla positiva “svolta” all’Ispettorato di Milano in atto con la nuova gestione. Ma ecco che pochi giorni dopo…
...una vicenda un pochino "incresciosa" ha rimesso in dubbio quanto di buono sembrava fosse successo nell'ambito appunto dell'Ispettorato lombardo.
Per capire di cosa si tratta conviene citare testualmente l'articolo apparso recentemente sul sito newslinet.it, diretto appunto da Lualdi. Eccolo di seguito:
"In concomitanza con i recenti (e lungamente discussi su queste pagine) potenziamenti di cinque dei principali impianti di confine di emittenti della Svizzera Italiana, migrati dal sito di Monte Morello a quello ben più importante (sotto il profilo r.e.) di Castel San Pietro, con contestuale aumento delle potenze (erp) da 400 w a 10 kw e conseguente insorgenza di pesanti perturbazioni alle stazioni private italiane operanti nei range di frequenza interessati - soprattutto nelle province di Varese e Como - stanno giungendo a stazioni radio del nostro Paese, dall'Ispettorato territoriale per la Lombardia del Ministero delle Comunicazioni, decine di ordinanze di eliminazione interferenze, in moltissimi casi per (presunte) turbative a danno degli impianti di.... Monte Morello! Sembra incredibile, ma è proprio così: nella sostanza, le emittenti italiane sono chiamate (oggi) a ridurre stati interferenziali a danno (O) di impianti che non solo sono enormemente aumentati nelle proprie potenzialità, ma che, addirittura, sono essi stessi fonte di interferenze in Italia (senza considerare che, da un punto di vista formale, non sono nemmeno più esistenti, avendo mutato collocazione geografica; Ndr.). Bruttissima buccia di banana, quindi, per un Ispettorato Territoriale che solo la scorsa settimana avevamo elogiato per una repentina ripresa dell'attività, dopo una empasse durata molti anni. Alla luce della decisamente inopportuna manifestazione di uno zelo intempestivo, da parte nostra possiamo solo auspicare che l'I.T.L. possa porre immediatamente rimedio all'incredibile quanto deleteria performance mostrata in questa occasione".
E non basta, perché per l'emittenza svizzera (e italiana) si profila adesso una nuova problematica, come riporta il sito
www.ticinonews.ch: "Dopo i recenti potenziamenti radiofonici... l`attenzione adesso si sposta verso il piccolo schermo. Da qualche giorno, in particolare nel Basso Varesotto, la ricezione della Televisione Svizzera è disastrosa; in alcuni comuni addirittura oscurata da piccole interferenze, disturbi o strisce scure... Il problema è che i varesini non ci stanno e quindi hanno deciso di tempestare di telefonate i centralini di Comano, sede della RTSI".