Lo scandaloso “Loft story”

L’emittente francese M6, che trasmette “Loft story”, la versione francese del ‘Grande fratello’, sta cercando di uscire dalla bufera creata dal programma.

Gli attacchi della concorrente Tf1 (la prima rete transalpina per ascolto), le critiche dei giornali e le inedite (per un programma Tv) manifestazioni di piazza organizzate in segno di protesta hanno causato l'intervento del CSA, che sorveglia attentamente l'etere d'Oltralpe.

I partecipanti a "Loft Story" avranno ora la possibilità di isolarsi, in alcuni "intervalli" giornalieri (giustamente deifniti "un'ora d'aria", come quelle dei carcerati), al riparo dalle telecamere che li inquadrano spietate 24 ore su 24 nella casa in cui si sono autoreclusi.

La decisione del Consiglio Superiore dell'Audiovisivo, (l'equivalente francese dell'Authority, con ancor maggior potere) è stata presa in una riunione convocata dopo gli incidenti registrati venerdì e sabato scorsi tra Marsiglia e Parigi durante le manifestazioni contro il contestato programma tv.

Sembra che anche il meccanismo dell'eliminazione dal programma possa subire delle modifiche; non si voterà più "contro" ma "a favore" di chi si pensa debba continuare la permanenza nella casa, cercando di evitare ai concorrenti esclusi di essere additati da telespettatori e compagni come i meno graditi.

Bisogna comunque chiedersi quanto queste nuove "regole" possano aiutare la sensibilità dei reclusi che, fino a ora, di sensibilità e sensi di pudore ne hanno espressi ben pochi.

Il programma infatti ha finito per trasformarsi, nella versione francese, in uno show quasi a carattere erotico per l'indubbia "esuberanza" dei protagonisti.

Rimane infine da chiedersi quanto tutto questo, alla fine, gioverà a M6, emittente un po' di secondo piano e ora giunta alla ribalta della cronaca europea per quello che, in Francia come nel resto del mondo, si sapeva sarebbe stata una vera e propria spallata alla concezione tradizionale di programma televisivo.

Ma agli effetti benefici in termini di audience sono da contrapporsi quelli di "pessima fama", almeno agli occhi di una fetta del Paese. E potrebbero non mancare anche conseguenze sul piano dei bouquet digitali (anche in Francia c'è il canale Tv satellitare che segue costantemente la vita della "Casa"), che per certi versi vedono affiancati societariamente difensori e contestatori del programma.

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