Lo spettacolo ‘tiene’ nonostante la crisi

Presentati presso la Biblioteca e Museo teatrale del Burcardo a Roma i dati Siae sullo spettacolo relativi al primo semestre 2014.

Presentati il 12 novembre presso la Biblioteca e Museo teatrale del Burcardo a Roma, i dati Siae sullo spettacolo relativi al primo semestre 2014 rappresentano un timido ma incoraggiante segnale di ripresa. Nonostante il semestre considerato abbia rappresentato un periodo difficile da un punto di vista politico, sociale ma soprattutto economico, l'andamento complessivamente positivo delle attività di spettacolo ha dimostrato che, nonostante la crisi, gli italiani restano orientati ad investire in cultura e tempo libero.

“Il pubblico ha bisogno di svago ed è pronto a spendere se esiste una offerta ampia e di qualità” - ha sostenuto Marina Landi a capo dell'Ufficio Statistico Siae nel corso della conferenza.

A livello complessivo i dati sono quasi tutti in crescita rispetto al medesimo semestre del 2013: dal lato dell'offerta è aumentato il numero di spettacoli (+ 1,8%), da quello della domanda a crescere sono stati sia il numero di ingressi (+ 1,4%) sia la spesa al botteghino (+ 5,4%) sia la spesa del pubblico (+ 2,5%). L'unico segno negativo è quello del volume d'affari, diminuito dello 0,04%.

Se la lirica è uno dei comparti che ha riscontrato una delle peggiori performances, i dati di maggiore crescita sono relativi al settore mostre ed esposizioni: l'offerta è aumentata di oltre il 6%, gli ingressi del 23%, la spesa del 31%. Piace qui ricordare che la Siae include in questo comparto gli ingressi alle fiere, ma non quelli ai musei al di fuori delle mostre.

Il cinema ha riscontrato un aumento dell'offerta di circa l'1,5%, ma restano stazionari sia la spesa del pubblico che i biglietti staccati. Quel che forse preoccupa è l'andamento del secondo semestre, che quest'anno non ha in programma un titolo forte come 'Sole a catinelle' di Checco Zalone, in buona parte 'responsabile' della chiusura positiva del 2013. La commedia di Zalone ha infatti rappresentato il titolo di punta della scorsa stagione, incassando circa 52 milioni di euro.

Buone le perfomances del teatro. Sul fronte della musica leggera, si è assistito ad una leggera flessione dell'offerta, ma gli incassi sono rimasti stabili grazie all'aumento del costo del biglietto.
A livello territoriale, in termini di volume d'affari, le aree che hanno mostrato le performances migliori sono state quelle del Centro, del Nord-Est e delle Isole. Tra le grandi città italiane, Roma si è aggiudicata il primato sia per il cinema, con oltre 37milioni di ingressi in sala, che per le attività sportive (oltre il calcio, anche il tennis ha riscontrato un eccellente interesse di pubblico nei primi 6 mesi dell'anno), con 39 milioni di ingressi.

Milano ha invece guadagnato il 'podio' per attività teatrali (28 milioni di biglietti) e per mostre ed esposizioni con ben 140 milioni di ingressi staccati.

La produzione italiana ha trovato inoltre ampio consenso: nella top ten dei film più visti nel semestre (al primo posto si è classificato il britannico 'Maleficient'), ben tre titoli,¬ tutte commedie, sono italiani ('Un boss in salotto' al secondo posto in classifica, 'Sotto una buona stella' e 'Tutta colpa di Freud'). Per quanto riguarda il teatro, le prime 6 opere campioni di incasso al botteghino sono nostrane, con 'Rugantino²' di Enrico Brignano al primo posto.

Pubblica i tuoi commenti