STV, la tv di stato svedese, ha mandato in onda uno spot che usa l’immagine di Silvio Berlusconi, con “O sole mio” in sottofondo suonata da mandolini. Tutto per dire che, al contrario di quella italiana, la Tv di stato svedese è libera e obiettiva.
I luoghi comuni sono duri a morire. Italiani pizza, spaghetti, mandolino (se non peggio) è uno dei più diffusi, soprattutto nei Paesi nordici. Anni fa il settimanale tedesco 'Der Spiegel' fece gridare allo scandalo sbattendo in prima pagina un piatto fumante di spaghetti associato alle pistole, per presentare un'inchiesta sulla mafia in Italia.
Ieri nel solito luogo comune c'è cascata invece la Tv di Stato svedese. Sul sito dell'emittente SVT (ma è anche su quello di 'Repubblica') si può vedere un curioso spot. Lo spot si apre con un primo piano del presidente del consiglio Silvio Berlusconi mentre in sottofondo si sente la dolce melodia di "O sole mio" (rigorosamente suonata da mandolini). Improvvisamente iniziano a scorrere delle scritte. La prima è "Silvio Berlusconi kontrollar 90% au de nationella tv-kanal erna i Italien". Senza essere interpreti è facile capire il significato di quella frase, che dovrebbe essere, più o meno, "Silvio Berlusconi controlla il 90% della tv italiana".
I mandolini continuano a suonare e si alternano le immagini di ragazze scollate, ballerine e ballerini (sembrerebbe una puntata di 'Buona Domenica'), con Berlusconi che parla, un programma Tv con il pubblico che applaude, ancora Berlusconi che si asciuga il sudore, un apparecchio televisivo con il primo piano di Berlusconi. E poi la solita melodia, dolce e struggente, che fa venire una voglia matta di essere sulla costiera amalfitana a gustarsi un bel piatto di spaghetti con le cozze, per chiudere il tutto con un bel limoncello.
Anche le scritte continuano a scorrere: "Dopo un'intensa campagna elettorale (grazie ai propri mezzi di comunicazione) vince le elezioni". L'ultima scritta è: "SVT: noi siamo una televisione libera". E lo spot si chiude con una Tv con il primo piano di Berlusconi; poi la Tv si moltiplica e diventano più o meno 40 piccole televisioni, tutte con la faccia del nostro Presidente del Consiglio.
Uno spot a due facce, ci pare: da una parte evidenzia una indubbia e grave anomalia tutta italiana, che vede la Politica coincidere con la Televisione e le due cose immedesimarsi nella stessa persona. Un tema molto serio, che se a una parte degli italiani (solo una parte, comunque, per quanto molto significativa) pare non importante, a un'altra fetta della popolazione sembra invece quasi intollerabile, con buona pace degli svedesi, che forse (almeno in parte) ritengono che gli italiani la pensino tutti alla stessa maniera e non diano importanza al conflitto di interessi. Questa - quella di un persistente luogo comune negativo nei confronti degli italiani - è appunto l'altra faccia dello spot, quella che ci piace meno.
Ma la vicenda, che di per sé ha anche aspetti divertenti, la dice lunga pure sulla scarsa considerazione in cui siamo tenuti come Paese in almeno una parte dell'Europa, tanto da essere posti quale esempio negativo, per far risaltare 'le Tv davvero libere'. E se siamo a questo punto, non sarà tutta colpa dei pregiudizi degli svedesi...