Lo studio del Corecom sulle Tv lombarde

Presentati i risultati dello studio sulla ‘Programmazione delle emittenti televisive locali lombarde’, a cura del Corecom.

Sono stati presentati nei giorni scorsi i risultati dello studio sulla 'Programmazione delle emittenti televisive locali lombarde' che il Comitato regionale per le Comunicazioni (Corecom, divenuto tale da poco, dopo una lunga fase di attività come Corerat) della Lombardia ha commissionato all'Osservatorio di Pavia.

Da tale studio risulta che le televisioni locali della Lombardia fanno programmi originali e interessanti, che a volte insidiano anche il primato delle emittenti nazionali, senonché (o forse proprio grazie al fatto che) più del 50% del loro palinsesto è occupato da pubblicità e televendite.

L'Osservatorio di Pavia - lo ricordiamo - è nato nel 1994 per monitorare la presenza della politica in televisione e ha collaborato spesso con la Rai; nell'occasione ha preso in esame i programmi trasmessi fra le 7 e le 23 nella settimana fra il 12 e il 18 ottobre da quattro grandi emittenti locali (Antenna 3, TeleLombardia, Telenova, Telereporter/Canale7) facendo un'analisi sia quantitativa sia qualitativa.

I risultati serviranno al Corecom anche per valutare i contributi che annualmente vengono distribuiti alle stazioni televisive e radiofoniche. ''Solitamente dalle ricerche sulle televisioni locali emergono palinsesti molto diversi da quelli nazionali e particolarmente poveri - ha spiegato Monia Azzalini, responsabile della ricerca in questione - . In Lombardia invece abbiamo trovato emittenti e trasmissioni interessanti, con alcuni modelli televisivi ormai superati da Rai e Mediaset e altri molto innovativi. TeleLombardia ad esempio punta molto sul nuovo e ha buoni risultati con punte di ascolti molto alte''.

Telenova, invece, ha un'attenzione particolare per i bambini; Antenna 3 riesce ad alternare con equilibrio informazione e intrattenimento; Telereporter, che fa parte del circuito nazionale Odeon, punta sull'informazione.

Ma il successo delle tv locali, sempre secondo Azzalini, dipende anche dalla grande interattività con gli spettatori, che va dalla possibilità di inviare e-mail a quella di telefonare o intervenire in studio.

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