Lucia Annunziata eletta presidente della Rai

Insediato il nuovo Consiglio di Amministrazione di Viale Mazzini con un opportuno anticipo sui tempi previsti in precedenza per via della situazione di pre-guerra in Iraq. Unanime il voto per la presidenza alla Annunziata.

Lucia Annunziata ha ottenuto il voto unanime anche degli altri quattro Consiglieri del Cda Rai, vale a dire Francesco Alberoni, Marcello Veneziani, Giorgio Rumi e Angelo Maria Petroni. La stessa Annunziata aveva anticipato in precedenza che nella prossima riunione dello stesso Cda, da tenersi "il prima possibile" (ma si parla dell'inizio della prossima settimana), sarà indicato il nuovo direttore generale della Rai. Quello uscente, Agostino Saccà, si è intanto formalmente dimesso e le sue quotazioni per un'eventuale riconferma appaiono a tutt'oggi in caduta.

"Sono frastornata e emozionata per due cose - ha detto Lucia Annunziata insediandosi - , ossia per questo momento difficile, con la guerra in arrivo, che sento molto, e anche, naturalmente, per l'inizio del mio lavoro alla Rai".

Il nuovo Cda, a quanto si apprende, sarà anche ricevuto stamattina in udienza al Quirinale dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.

"I colleghi Rai che restano a Baghdad lo fanno perché intendono rimanere - ha inoltre aggiunto l'Annunziata ieri, prima del pranzo con i presidenti di Camera e Senato a Palazzo Giustiniani - . Ci tenevo a dirlo perché li ho sentiti tutti e li ho ringraziati e ho avuto anche da loro dei ringraziamenti. Non ci sono state forzature".

La citata partita su Saccà intanto è in surplace. Il tentativo di salvarlo da parte di una fetta consistente della maggioranza di Governo c'è, naturalmente, e proseguirà fino all'ultimo ma le possibilità di riuscita non sembrano, almeno al momento, rilevanti. Una sua conferma alla direzione generale stonerebbe, di fatto, con tutta l'operazione di nomina del nuovo Cda e Lucia Annunziata partirebbe, a nostro parere, con il piede sbagliato. E il presidente della Rai ha del resto lasciato capire di propendere per un avvicendamento in questa importante carica e come lei la pensa il consigliere Rumi; a difesa di Saccà ci sarebbero invece Petroni e Alberoni, per cui decisiva diventerebbe la scelta di Veneziani, che a sua volta, però, non sembra avere molte simpatie per Agostino, a difesa del quale potrebbe però schierarsi nuovamente il Tesoro (ovvero il ministro Tremonti), azionista quasi al 100% della Rai.

Deprimenti sono comunque apparse, pur in un quadro ancora molto confuso, le reazioni negative "a priori" sulla nomina della Annunziata dei giorni scorsi da parte di una fetta rilevante del Centro-Sinistra (soprattutto la Margherita), più che altro motivate dalle rivalità e dalle liti all'interno dell'Ulivo, ovvero da questioni del tutto estranee a una valutazione reale di quanto accaduto alla Rai. Ugualmente "fuori misura" ci sono sembrati alcuni commenti molto negativi apparsi sulla stampa, con particolare riguardo a Curzio Maltese su "Repubblica".

Lucia Annunziata (pur non essendo ancora formalmente in carica) ha invece ispirato - e qui è davvero partita con il piede giusto - alcune decisioni prese lunedì alla Rai, ovvero quelle di una copertura totale, con tanto di logo permanente sul teleschermo, della imminente guerra Usa-Iraq e con possibile soppressione di trasmissioni come quella di Giletti e della d'Eusanio.

Condividiamo e apprezziamo: in presenza di un drammatico conflitto come quello che sta per iniziare in Medio Oriente infliggere lo stesso ai telespettatori i siparietti della "sora Alda" sarebbe davvero troppo (Mauro Roffi).

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