‘Lucignolo’ torna ma è un po’ stanco…

Il famoso programma di Mario Giordano per Italia 1, entrato nel costume nazionale e a suo tempo anche oggetto anche di satira, è tornato ma regge con difficoltà le tre ore che gli sono assegnate. E ha avuto bisogno di presentatori…

Quando è nato, 'Lucignolo', rotocalco televisivo sul mondo dei giovani, prima come rubrica di 'Studio Aperto' e poi, nel 2008, come programma di Videonews, aveva avuto un effetto dirompente. Che piacesse o meno, 'Lucignolo' era una finestra aperta sul mondo dei giovani, in particolare sui loro eccessi, sugli stili di una generazione, narrati tramite storie di vita.

Dal 13 ottobre il programma è tornato (in 'versione 2.0') la domenica sera, per la prima volta in prima serata, con i suoi approfondimenti settimanali su temi di attualità legati al mondo dei giovani, fatti di eccessi e stranezze, di mode e manie, di divertimento e di ribellione. La prima puntata aveva il commento fuori campo del solito 'Lucignolo' in voce, quella di Maurizio Trombini.

Tra le novità di questa edizione ci sono invece Miki e Fabrizio Pisu, con un collegamento in diretta da una piazza; Pisu mette in scena una sorta di flash mob. Inoltre, un inviato trascorre 24 ore nelle più importanti piazze italiane, per fare la diretta di tutto ciò che accade.

Quest'anno Lucignolo ha anche puntato sui social ma a dieci anni di distanza dalla nascita dimostra una certa stanchezza ed è ormai un programma come tanti altri. Oltre tre ore di programma (dalle 21,30 a circa mezzanotte), in particolare, sono pesanti se non si hanno buoni contenuti e uno svolgimento senza sbavature, un ritmo veloce. Il fatto di avere alla fine (fatta salva la prima puntata, come detto) lasciato un po' da parte la voce “nell'ombra” di Andrea Trombini per affidare la conduzione a Marco Berry ed Enrico Ruggeri non è bastato; la scelta è stata fatta, secondo il direttore Mario Giordano “per dare volti a Lucignolo”, in realtà per cercare di far alzare gli ascolti che nella prima puntata sono stati di 950mila spettatori (4,96% di share). Con i due nuovi conduttori lo share è salito di qualche punto percentuale (1.272.000 telespettatori, 5,27%) ma alla base del programma resta un'idea datata, con qualche piccolo aggiustamento qua e là, e troppa carne al fuoco.

Citiamo il servizio che mostra ai genitori cosa fanno i loro figli, non visti, quando sono fuori; gli eccessi di un a ragazzo che si è tatuato anche gli occhi; la ragazza rifatta e pentita; un servizio sugli abusi subiti da Lapo Elkann (che in parte esula dalla traccia del programma). Il tutto sulla falsariga di comportamenti che di trasgressivo hanno ormai ben poco, mentre appartengono più all'omologazione dei comportamenti che ad altro.

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