Una legge che oscura i canali in lingua straniera non in regola con la legge ucraina scatena le accuse della Russia nei confronti della stessa Ucraina.
Dal 1° novembre in Ucraina è previsto l'oscuramento di tutti i canali stranieri che non siano in linea con la legislazione nazionale. Tra questi, molti sono canali in lingua russa. Tanto è bastato per scatenare un incidente diplomatico che non ha fatto che peggiorare le relazioni, già traballanti, tra Ucraina e Russia.
"Gli abitanti russofoni dell'Ucraina hanno il diritto di parlare il russo e guardare la Televisione in russo - ha dichiarato il viceministro degli Esteri di Mosca, Grigory Karasin - . Si tratta di un sintomo insano e di una violazione dei diritti umani".
I russofoni in Ucraina, d'altra parte, sono una larghissima minoranza e questa decisione del Governo ha sollevato molte proteste, arrivate ad accusare Kiev di "violare i diritti umani". Accuse prontamente respinte dal Consiglio nazionale ucraino per la Tv e la Radio.
"Il bando di alcuni canali stranieri non è legato né alla lingua, né alle trasmissioni - ha spiegato Taras Shevchenko, presidente del Consiglio nazionale ucraino per la Tv e la Radio - . Chiediamo solo il rispetto della legge nazionale su Tv e Radio e il rispetto dei diritto degli autori, dei consumatori e di chi fa pubblicità".
E il Consiglio ucraino respinge le accuse al mittente parlando di voluta speculazione politica e di cattiva informazione. In totale la Televisione ucraina trasmette 155 canali stranieri e 90 ucraini.
Ma ecco un aggiornamento degli ultimi giorni su queste notizie.
L'Ucraina ha fatto una mezza marcia indietro sul bando ai canali televisivi in lingua russa. Dopo le pressioni e le proteste da Mosca e dal partito ucraino filorusso delle Regioni, il Primo canale russo è stato riammesso sui piccoli schermi ucraini.
Ufficialmente, come spiega un annuncio della Tv pubblica ucraina, il canale russo può riprendere le trasmissioni perché "ha avviato passi per armonizzare la programmazione con le leggi ucraine" e ha corretto le irregolarità nella registrazione dei diritti. Ma è chiaro che la levata di scudi dei giorni scorsi ha influito. Secondo Viktor Yanukovich, leader del partito delle Regioni, il bando dei canali russi è semplicemente una manovra pre-elettorale del presidente Yushchenko, sempre meno popolare nell'Est del Paese, dove si continua a parlare più russo che ucraino. Altri canali in lingua russa restano comunque oscurati, almeno per ora.