La cronaca dei (penosi) fatti da www.repubblica.it: «Passerà alla storia come l’Ambrogino negato a Enzo Biagi la cerimonia che il prossimo 7 dicembre, come tutti gli anni, vedrà il Comune di Milano assegnare le benemerenze civiche. L’opposizione legge la vicenda come l’ultimo sgarbo di Silvio Berlusconi al giornalista che aveva fatto cacciare dalla Rai. Il centrosinistra aveva proposto Biagi già nel 2007, subito dopo la morte, ma i termini erano scaduti. Lo scoglio era politico, però, e si è rip…
La cronaca dei (penosi) fatti da www.repubblica.it:
«Passerà alla storia come l'Ambrogino negato a Enzo Biagi la cerimonia che il prossimo 7 dicembre, come tutti gli anni, vedrà il Comune di Milano assegnare le benemerenze civiche. L'opposizione legge la vicenda come l'ultimo sgarbo di Silvio Berlusconi al giornalista che aveva fatto cacciare dalla Rai. Il centrosinistra aveva proposto Biagi già nel 2007, subito dopo la morte, ma i termini erano scaduti. Lo scoglio era politico, però, e si è ripresentato quest'anno.
Dopo due riunioni e undici ore complessive di discussione, la commissione di consiglieri comunali che assegna gli Ambrogini ha sfilato Biagi da un elenco approvato all'unanimità, una volta cancellato il suo nome. Letizia Moratti, che aveva sostenuto la candidatura di Biagi alla Grande medaglia d'oro alla memoria (il giornalista aveva già ricevuto la Medaglia, il nome ufficiale dell'Ambrogino, nel 1979), commenta a giochi fatti: "Lasciamo che le divergenze di opinione si sedimentino: la memoria deve essere onorata anche con la pacificazione". Ma per Fi e An, "Biagi ha già avuto tutto", visto che meno di un mese fa il suo nome è stato iscritto al Famedio, il tempio del cimitero Monumentale che onora i grandi milanesi: "Insistere è una strumentalizzazione".
L'ipotesi bipartisan di dedicare a Biagi una via pare tramontata. Solo il presidente del consiglio comunale, l'azzurro Manfredi Palmeri, conferma questa intenzione. "In questo momento non mi sento di proporre niente", commenta invece la Moratti.
Finisce per andarci di mezzo Roberto Saviano, lo scrittore di Gomorra. Proposto per l'Ambrogino dai Verdi, ci si era accordati per la concessione della cittadinanza onoraria. Calato il gelo fra i poli, ora si parla genericamente di un convegno sulla lotta alla mafia al quale dovrebbe partecipare. Se accetterà: Saviano avrebbe fatto sapere di non voler essere coinvolto in beghe fra i partiti.
No comment dalla famiglia di Enzo Biagi: "Non diciamo nulla, qualunque parola verrebbe interpretata come un commento", spiega la figlia Bice.
Parla un amico storico, Ferruccio De Bortoli, direttore del 'Sole 24 ore': "Qui si misura la pochezza di alcuni atteggiamenti. Sono amareggiato perché Enzo Biagi ha sempre amato Milano. Accanirsi contro di lui anche da morto è assurdo. Probabilmente, se fosse ancora vivo, rifiuterebbe giustamente e sdegnosamente questo riconoscimento".
È una nuova applicazione del cosiddetto "editto bulgaro" con il quale Berlusconi lo estromise dalla Rai nel 2002O "Spero che i pretoriani trovino altri sistemi per rendersi visibili al capo nella loro nullità", aggiunge De Bortoli.
Loris Mazzetti, curatore de Il Fatto, dice: "Dal Pd ad An, tutti dovrebbero finalmente lasciare in pace Enzo Biagi e la sua famiglia. Penso che Berlusconi si sia fortemente pentito. Dice di non avere mai cacciato Biagi dalla televisione. Ma il ricordo dell'editto bulgaro non si può cancellare"».