L’Ungheria tassa la pubblicità sui media

Torniamo a parlare dell’Ungheria, dove c’è dibattito su un nuovo provvedimento che vuol tassare chi investe pubblicitariamente sui media. Dietro l’idea sembra esserci la volontà di colpire, in specifico, la Tv tedesca Rtl Klub.

Il parlamento ungherese ha approvato recentemente una legge che prevede la tassazione del reddito pubblicitario dei media. La nuova normativa prevede livelli di tassazione crescente in base al volume dei guadagni e pone un limite del 40 per cento per i guadagni oltre i 65 milioni di euro.

Si tratta di una legge che secondo molti non farà altro che peggiorare i problemi del settore e che probabilmente è stata concepita per colpire Rtl Klub, un canale di intrattenimento di proprietà del gruppo media tedesco Rtl (Bertelsmann). Sembrano confermarlo le parole di János Lázár, capo del gruppo parlamentare del partito di governo Fidesz (partito che ha vinto alle ultime elezioni con il 45% dei voti e cha ha una maggioranza dei due terzi del Parlamento): “Rtl sta minacciando il Paese. Sarebbe bello se si esercitassero a casa loro, in Germania, e non in Ungheria”.

Così le misure normative non sembrano proprio uguali per tutti, come denuncia Reporter Senza Frontiere. A Tv2, un canale commerciale considerato pro-Fidesz, è stata concessa una dispensa speciale che le permette di compensare parte del suo deficit fiscale degli anni precedenti con la nuova tassa.

L'opposizione ha presentato una denuncia alla Commissione Europea accusando il governo di favoritismo e la maggior parte dei media ungheresi sono stati molto critici sulla nuova legge. Il 5 giugno, tre giorni dopo che è stata presentata, 16 stazioni televisive ungheresi sono andate in onda con gli schermi bianchi per 15 minuti in segno di protesta; i giornali avevano pagine bianche, mentre un migliaio di persone ha protestato fuori dal Parlamento.

La legge segna un ulteriore passo nella direzione di un pesante intervento di Parlamento e Governo sui temi dell'informazione in Ungheria. Sempre Reporter senza frontiere segnala che il direttore di origo.hu, un sito web critico verso il Governo, è stato recentemente licenziato dal suo proprietario, che è però la compagnia telefonica Magyar Telekom. Molti membri dello staff del sito si sono dimessi a loro volta per protesta.

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