Lux Vide, Bertone e lo Ior

Ma davvero di fatto ci sarebbe stato un ‘soccorso finanziario’ dello Ior alla Lux Vide di Bernabei, con l’interessamento del Cardinal Bertone? La vicenda è un po’ complessa…

Le operazioni finanziarie di Lux Vide, società fondata da Ettore Bernabei nel 1992 e produttrice di importanti fiction Rai, sono anche sotto la lente della Procura di Roma. Va detto subito tuttavia che la Lux Vide fa sapere “che non risulta nessuna indagine a carico suo e dei suoi amministratori” e che sul “caso Bertone e Ior” (di cui parleremo fra poco) ci sono varie ricostruzioni, fra cui una (del tutto 'tranquillizzante') dello stesso Cardinal Bertone.

Tutto è partito da una notizia pubblicata dalla tedesca 'Bild'. La Lux Vide di Bernabei, società cattolica e vicina alla Chiesa, avrebbe dunque ottenuto alla fine del 2012, attraverso l'interessamento del Cardinal Bertone, la sottoscrizione di una serie di obbligazioni convertibili in scadenza della stessa società fondata da Bernabei, mettendo in piedi una sorta di “finanziamento” (di fatto) pari a 15 milioni di euro da parte dello Ior. Anche nel 2010 si era parlato di un progetto per il quale lo Ior avrebbe dovuto acquisire una quota azionaria di Lux Vide (o la sottoscrizione delle stesse obbligazioni di cui sopra) ma l'allora presidente dello Ior, Ettore Gotti Tedeschi, avrebbe bloccato l'operazione.

In dettaglio, due anni fa la Rml, società che fa sempre capo principalmente a Bernabei, avrebbe deciso di aumentare la partecipazione nella Lux Vide, risolvendo anche il problema di alcune obbligazioni convertibili di Intesa San Paolo in scadenza, chiedendo un finanziamento allo Ior e dando il via ad un'operazione finanziaria che sarebbe stata poi effettuata tramite la controllata Movie Invest Ltd, che fa capo a sua volta alla famiglia Bernabei e ha sede in Gran Bretagna.

Le obbligazioni convertibili per 15 milioni sarebbero state acquistate attraverso un'altra società, la Futura, di diritto maltese (l'intreccio finanziario, come si vede, è un po' complesso). Sarebbe stata proprio questa operazione a fare partire i controlli interni alla finanza vaticana sulla congruità (secondo alcuni dubbia) dell'operazione. Abbastanza tranquillizzanti, comunque, le dichiarazioni in merito non solo del Cardinal Bertone, ma anche di padre Federico Lombardi a nome del Vaticano.

Lux Vide è una delle più importanti società di produzioni italiane, è stata quotata fino a 80 milioni di euro e ogni anno produce fiction per un valore intorno ai 30 milioni di euro per la Rai (cliente fisso, se non unico). Nel 2013 ha chiuso con ricavi per circa 41 milioni di euro.

Ettore Bernabei, direttore generale della Rai dal 1960 al 1974, è presidente onorario della società, mentre alla presidenza operativa c'è la figlia Matilde (sposata con Giovanni Minoli) e amministratore delegato è il figlio Luca. La società è specializzata nella produzione di fiction per un pubblico famigliare. Tra il 1994 e il 2002 ha prodotto per RaiUno e venduto in 140 Paesi - anche grazie alla collaborazione del produttore tunisino Tarak Ben Ammar, socio della stessa Lux Vide - 21 prime serate tratte dall'Antico e dal Nuovo Testamento.

C'è poi, nel catalogo, tutta una serie di biografie come “Papa Giovanni”, “Madre Teresa”, “Padre Pio”, “Don Bosco”, “Chiara e Francesco”. Nel 2005 è stata la volta di “Giovanni Paolo II”.
Tra le serie, il prodotto di punta è “Don Matteo”, con Terence Hill e attualmente alla nona stagione con immutato, e anzi crescente, successo di pubblico. Tra le altre fiction, anche una serie di coproduzioni (la Lux Vide riesce a operare anche in questo difficile settore) come 'Anna Karenina', e poi 'Che Dio ci aiuti', 'Le sorelle Fontana', ecc.

La proprietà è suddivisa tra la citata RML Comunicazione della famiglia Bernabei, la Prima Tv di Tarak Ben Ammar (come detto), Intesa San Paolo, Impresat, che fa capo alla Cei, la Ricerche e Consulenze Az del banchiere Pellegrino Capaldo. Peraltro la composizione azionaria dettagliata è mutevole nel tempo, con soci che entrano e escono abbastanza di frequente.

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