Luxa Tv chiude i battenti

Luxa Tv, iniziativa di televisione via Internet poi trasferita anche sulle frequenze friulane della veneta Tele Chiara, chiude i battenti. Secondo l’Assostampa del Friuli-Venezia Giulia ci sarebbe stata “una gestione leggera e poco professionale da parte dell’azienda”.

Navigando sul sito, all'indirizzo www.luxa.it, la presentazione dell'iniziativa Luxa Tv era alquanto enigmatica. "Siamo un gruppo di produzione video - si leggeva nel preambolo - che intende occupare lo spazio della rete globale. Il nostro è un gruppo di redazione, edizione e distribuzione. Andiamo verso lo spazio digitale ad affrontare i rischi e le speranze che questo mondo implica. Tenteremo di accettare le sfide che l'antica necessità umana di comunicare trova nella tecnologia".

In sorte all'emittente triestina è poi toccata una fine un po' meno fumosa rispetto alla sua presentazione. Una fine che in molti si aspettavano (l'estate scorsa era stato consigliato ai collaboratori dell'emittente di "cercarsi un altro lavoro" ed era cambiato per la terza volta in pochi mesi il direttore responsabile), anche se qualche tempo prima l'improvvisa apertura di una nuova sede a Pordenone aveva lasciato sperare in una ripresa. Più probabilmente Luxa Tv è stata un'iniziativa affidata a figure poco adatte a gestire start up così impegnative e le collegate veloci evoluzioni tecnologiche (vedi fibra ottica) in cui la stessa new economy aveva smesso di credere da tempo.

Riportiamo le parole del primo direttore di Luxa Tv, il "giornalista-cantautore-excestista-dirigente sportivo" (insomma, un poliedrico uomo di spettacolo, attualmente portavoce del presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, Riccardo Illy) Angelo Baiguera, che in un'intervista a un quotidiano triestino qualche anno fa affermava che Luxa Tv sarebbe stata "una visione diversa dell'informazione e dell'intrattenimento televisivo" e che la novità "starà nei mezzi tecnici e nei contenuti, in quanto tutto ciò sarà possibile con l'arrivo della fibra ottica (...). Ci siamo dati il tempo di un anno per far sì che diventi una televisione nazionale".

Tra gli investitori di Luxa Tv c'erano nomi giuliani molto noti dell'industria, tra cui "il re dei profumi" Silvio Cosulich e Bruno Salotto, Presidente della Pallacanestro Trieste. In conclusione del quadro, aggiungiamo le informazioni contenute in una nota dell'Assostampa di Trieste a proposito di Luxa:

"L'Assostampa del Fvg - che nei mesi scorsi ha tentato invano di incontrare la proprietà dell'emittente, che si è sempre negata al confronto e alla presentazione di un serio piano editoriale - non può che esprimere solidarietà ai lavoratori ma anche sconcerto per la leggerezza, la mancanza di professionalità e il pressapochismo con cui tutta la vicenda è stata gestita. Come l'esito di questa storia dimostra, non basta mettere assieme un gruppo di giovani giornalisti e aspiranti giornalisti - cui viene chiesto di lavorare al di fuori di ogni regola, come l'Inpgi ha verificato l'anno scorso - per permettere a un'iniziativa editoriale di sopravvivere e stare sul mercato. A pagare sono come sempre i lavoratori rimandati a casa dopo mille promesse, ma anche il panorama complessivo dell'informazione regionale.

Il sindacato dei giornalisti - che farà quanto nelle sue possibilità per tutelare in ogni sede i colleghi rimasti senza lavoro - fa ancora una volta appello alle istituzioni e alle forze economiche e politiche perché, di chiusura in chiusura, di fallimento in fallimento, non vengano disperse professionalità e potenzialità importanti del giornalismo e della cultura regionali.

L'Assostampa esprime infine preoccupazione per le voci su un possibile trasferimento delle dotazioni tecniche di Luxa alla televisione in rete Fvg.tv recentemente varata dalla Regione".

Pubblica i tuoi commenti