Quella musica, “Twin Peaks Theme”, in grado di creare atmosfere angoscianti e a sprazzi rilassanti ha segnato un'epoca per quelli della mia generazione. Quando ‘I segreti di Twin Peaks’ arrivò in Italia, su Canale 5, nel gennaio nel 1991, cambiò il modo di vedere la Televisione di quella generazione.
‘Twin Peaks’, così veniva chiamato brevemente, ha cambiato anche il modo di fare i film a puntate per la Tv. Durante il periodo di messa in onda, grazie alla particolarità e al distacco stilistico rispetto alle serie Tv dell'epoca (nel 1992, dopo 11 anni andava ad esaurimento la serie ‘Dallas’), ‘I segreti di Twin Peaks’ è stato il primo telefilm a puntate che non si chiudeva in un episodio, ma rimaneva “aperto” per dare spazio la settimana successiva a ‘ulteriori colpi di scena’. La storia legata all'omicidio di Laura Palmer, in una cittadina di provincia degli Usa si sviluppava con un ritmo lento, in un'atmosfera claustrofobica, angosciante, ovattata e ogni puntata veniva interrotta con un ‘cliffhanger’, un'interruzione brusca, in un momento culminante della narrazione in cui la suspence era al massimo, dando il via al conto alla rovescia in attesa della puntata successiva.
Nello scorso ottobre, a venticinque anni dalla sua conclusione, il network americano via cavo e satellitare Showtime ha annunciato il ritorno, nel 2016, dei ‘misteri di Twin Peaks’, mettendo in agitazione milioni di fans nel mondo. Il nuovo Twin Peaks doveva essere scritto e prodotto da David Lynch e Mark Frost, già creatori della serie originale, e comprendere 9 episodi diretti da Lynch.
Pur con un certo scetticismo sulla difficoltà a ricreare le atmosfere della prima serie, la nuova mini-stagione, ambientata nella Twin Peaks dei giorni nostri, prometteva di dare risposte agli interrogativi lasciati aperti dal finale della seconda stagione, che era stata bruscamente interrotta dal network ABC in seguito a un calo di ascolti ed era andata in onda anche in Italia nell'autunno del 1991. Poi la doccia gelata, in un messaggio che ieri Linch ha affidato a Twitter:
«Cari amici - ha scritto su Twitter e Facebook il regista di film cult come ‘Mulholland Drive’ e ‘The Elephant Man’ - dopo un anno e quattro mesi di negoziati rinuncio, perché non è stato stanziato abbastanza denaro per realizzare il copione come ritenevo che andasse fatto. Questo week-end ho cominciato a chiamare gli attori per spiegare la mia decisione. Showtime potrebbe comunque portare avanti il progetto. Adoro il mondo di Twin Peaks e mi sarebbe piaciuto che le cose andassero diversamente».