Giulio Malgara, presidente dell’UPA, in una recente intervista ha dichiarato che, con tutta probabilità, l’annata 2002 per la pubblicità si chiuderà con un decremento del 3-4%, massino il 5%, non di più.
Il presidente dell'UPA, dato questo barlume di speranza ai responsabili delle concessionarie in difficoltà, ha inoltre affermato che ritiene Agostino Saccà un direttore generale Rai "assolutamente competente e addentro alla struttura" e che programmi come quello di Gianni Morandi "possono essere l'evento televisivo dell'anno".
Ma non è finita qui. Malgara stavolta ha voluto esprimersi a tutto campo sul tema della Tv e ha dato altri consigli alla Rai: "La Tv di stato dovrebbe mantenere uno zoccolo sostanzioso di programmazione sportiva, la gente ama moltissimo lo sport.
Soprattutto il calcio, ma anche le discipline minori".
Ma forse l'elemento più interessante (o, per alcuni, preoccupante) delle dichiarazioni del presidente dell'UPA è un altro, ovvero la non nuova strenua difesa della consueta Tv "generalista". "Parleremo solo tra sei anni di Tv digitale e Tv tematica - ha detto Malgara - . Fino ad allora il discorso non si porrà. Gli italiani sono troppo abituati alla Tv per tutti".
Le emittenti satellitari bisognose già ora di veri investitori pubblicitari sono avvertite.