1999: lo start-up della Newsroom in Italia.
Attorno al 1999 si è partiti con la riorganizzazione dei centri di produzione Mediaset di Milano e Roma e anche delle news, ponti radio compresi. Nel giro di qualche anno si è strutturato il primo grande sistema in Italia per le news.
Era composto da oltre 100 postazioni e - rivoluzionario - il giornalista faceva direttamente anche il montaggio. Non tutti sapevano usare il computer e il mouse, quindi ci furono molti problemi sindacali e c'è voluto un anno e mezzo per mettere a posto le cose.
Un'altra operazione partita allora è stata l'integrazione con l'archivio delle news e della musica, piuttosto all'avanguardia per l'epoca. Questo è stato fatto inventando un sistema di importazione dallo storage a dischi e a nastri.
In generale l'idea era di avere un sistema di produzione news al centro e una serie di luoghi esterni di archivi, sedi regionali, musica, news centralizzate, a cui dal centro si chiedevano delle informazioni.
Il sistema, 'spento' nel 2011, ha creato nuove figure professionali come il “catalogatore delle immagini” e il ricercatore, data la mole così ampia di immagini che andavano strutturate in modo preciso. Altre figure nuove seguivano la parte tecnica, quella operativa day-by-day, per decidere le quantità di video che potevano rimanere sull'archivio a breve e quando trasferirle su quello a lungo termine.
Oggi sto lavorando su un progetto chiamato “Borsa delle news”, che inventi una 'borsa di scambio' nel settore, basata sul lavoro di troupe in continuo movimento.
Luciano Consigli
Consigli è intervenuto ricordando che all'epoca citata da Cruciatti, lui, lavorando in Sony, a quel tempo fornitore del sistema Mediaset, per l'integrazione tra la nuova newsroom e l'archivio, dovette sostenere un grande impegno, anche per la parte editoriale, per il balzo innovativo importante richiesto. L'organizzazione, i nuovi processi e la formazione giornalistica richiedettero oltre sei mesi di training.