Le motivazioni che hanno spinto alle dimissioni dall’incarico europeo il presidente dell’Anica sono legate al funzionamento, troppo burocratico, del fondo che finanzia le coproduzioni audiovisive europee.
Strapotere burocratico, conti che alla fine sembrano non tornare e l'incognita ingombrante dell'allargamento ad Est. Sono queste alcune delle cause che hanno spinto Gianni Massaro alle dimissioni dalla carica di Presidente di Eurimages.
Eurimages è il fondo istituzionale del Consiglio d'Europa che sostiene la coproduzione e la diffusione di opere cinematografiche e audiovisive del nostro continente; a Eurimages partecipano 27 stati e finora (il fondo è nato nel 1988) sono state "aiutate" 883 coproduzioni continentali, per un totale di finanziamenti pari a più di 245 milioni di Euro. 192 le coproduzioni finanziate con presenza italiana maggioritaria o minoritaria.
A governare Eurimages è una Comitato Direttivo con un membro ciascuno per ciascuno dei 27 Stati aderenti; ma un ruolo determinante di "filtro" delle domande è svolto dalla segretaria esecutiva di Eurimaages, Renate Roginas, nominata dal segretario generale del Consiglio d'Europa, l'austriaco Walter Schwimmer.
E proprio contro quest'ultimo è partito lancia in resta Massaro, che in Italia è presidente dell'Anica e del Consiglio Superiore delle Comunicazioni. "Ormai - ha denunciato Massaro nel corso di una conferenza stampa convocata, a Roma, presso la sede della Stampa Estera - tutto è appunto in mano ad una sola persona, designata in modo totalmente arbitrario dal Segretario Generale del Consiglio d'Europa, l'austriaco Schwimmer".
Di qui le dimissioni, irrevocabili. Il successore sarà nominato a dicembre dal Comitato Direttivo di Eurimages.