Massimo Cotto, voce storica di RadioUno Rai, il 13 giugno lascerà il canale e la conduzione della trasmissione musicale “Hobò”. Come al solito, le polemiche sono di segno politico…
"Vengo allontanato per motivi politici - ha spiegato polemicamente Cotto -. Da quando c'è il nuovo corso Rai i condizionamenti si sono fatti sempre più forti. Mi è stato chiesto il mio posizionamento politico...". Cotto conduceva i programmi musicali di una rete che doveva essere (e di fatto non è mai completamente stata) all-news, spazi residuali, dunque, ma di un certo prestigio.
Mentre il direttore del canale, e di buona parte di RadioRai, Bruno Socillo (vicino ad AN), ha replicato affermando che "Cotto ha deciso autonomamente di andarsene", sono parecchi i cantanti e i musicisti italiani che stanno protestando contro l'abbandono del conduttore. ''RadioUno senza Massimo Cotto è come la Fiorentina senza Antognoni - ha detto Piero Pelù - . Ci sono giocatori incedibili per classe e capacità di risolvere le partite. Complimenti ai vertici di RadioUno''.
Dello stesso avviso anche Daniele Silvestri, Francesco Renga, Vinicio Capossela, Enrico Ruggeri, i Nomadi e molti altri.