Maurizio Rossi capolista ligure al Senato per Monti

Colpo di scena in Liguria: l’editore di Primocanale Maurizio Rossi è capolista della Lista Monti per il Senato. Conseguenze: dimissioni dall’incarico nell’emittente e ‘blind trust’ per la gestione del gruppo e delle Tv. Un esperimento ‘tutto da osservare’.

Non ha affidato alla sua emittente la notizia della “salita in politica” ma ha preferito twitter per comunicare le insolite dimissioni dall'incarico di presidente della sua emittente Primocanale. Maurizio Rossi ha postato su twitter la notizia della sua candidatura nella Lista Monti per le elezioni al Senato, della quale è capolista, oltre ad un video messo on line sul sito web della lista “Con Monti per l'Italia” e successivamente sul sito di Italia Futura (Liguria), movimento di cui Rossi è stato uno dei primi e più impegnati sostenitori.

Dimissioni, dicevamo, insolite dal momento che - “caso Berlusconi” docet - , la materia è estremamente delicata. Ma al contrario di un altro editore, per il quale il tema del conflitto d'interessi non è mai stato affrontato in concreto, dando gli incarichi al figlio e al socio di una vita, Rossi si affiderebbe adesso a un blind trust. Domani il Cda ha intanto calendarizzato un incontro per nominare il nuovo presidente.

Rimane comunque il fatto che, anche in caso di blind trust, alla guida del gruppo potrebbero forse rimanere persone nominate in passato dallo stesso editore.

In una nota l'editore genovese 'tiene il punto' e afferma che si tratta del «primo caso di “blind trust” effettivo» in Italia. “La mia candidatura - ha dichiarato Rossi - è stata valutata da Bondi, l'uomo al quale Mario Monti ha affidato il compito di verificare competenze e caratteristiche dei candidati, e c'è un “codice Bondi” con cinque requisiti “di candidabilità” da rispettare”.

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