Durissime polemiche in Sardegna su una nuova iniziativa satellitare e multimediale voluta dalla Regione e affidata alla società Sardinia Media Factory. L’opposizione è andata all’attacco frontale sul tema.
L'ex presidente della Regione Sardegna Mauro Pili è tornato recentemente all'attacco, oltre che contro la gara d'appalto per la pubblicità istituzionale della stessa Regione vinta dalla Saatchi & Saatchi, anche su altri argomenti inerenti la comunicazione.
In un suo dossier Pili ha polemizzato perché per la diffusione degli spot più che "le Tv satellitari sarde" (Videolina e Sardegna 1; Ndr.) verrà utilizzata quella che lui definisce "un'emittente minore" (Nova Tv; NdR.) e ha contestato pure le scelte per le emittenti radiofoniche: "Quella che avrà più passaggi, 1500, non la conosco io e credo pochi tra gli stessi operatori dell'informazione" (si tratta di Radio Venere di Sassari; NdR.). Anche per i quotidiani isolani non ci sarebbe equiparazione, per cui 'il Sardegna' (giornale di Nicola Grauso ed ultimo nato nell'isola) "avrà lo stesso trattamento delle due storiche testate sarde".
Ma c'è dell'altro, Pili ha presentato quella che, a suo dire, sarà "la Televisione del presidente della Regione" e lo ha fatto citando (e mostrando) i curricula delle persone interessate all'operazione. La società nata per la fondazione di questa nuova Tv satellitare si chiama Sardinia Media Factory (con sede in Via Carloforte 60, in città), il suo presidente è Sergio Benoni (proprietario dell'emittente radiofonica cagliaritana Radio X, 96.800 da Cagliari Castello, nonché prima web radio dell'isola, su Tiscali, dal 1996; NdR.), affiancato dal fratello Marco (presidente della società Artevideo) e, fra gli altri, dal pubblicitario Gianni Giugnini. Il nome della nuova stazione televisiva sarà Sardegna Multichannel; quest'ultima secondo Pili "diffonderà contenuti del consorzio Sardinia Media Factory".
Molto polemici i successivi commenti di Pili: «Questa è un'operazione che punta a mettere le mani sulla Sardegna attraverso l'utilizzo di tutti i mezzi possibili per propagandare l'informazione del Palazzo. Il gioco è scoperto. Basta leggere le pagine che riguardano la nascita della Sardegna Multichannel, Televisione che si avvarrà di una campagna pubblicitaria di 150 miliardi di vecchie Lire. Con i potenti mezzi finanziari della Regione viene creata una Televisione che andrà sul satellite e sul digitale terrestre, ma punterà anche a far arrivare 'notizie di regime' direttamente sui videofonini. Nessuno crede che la Tv si limiterà ai soli messaggi turistici, perché l'utilizzo subliminale dell'informazione è dimostrabile con il solo intento di volersi sostituire a ciò che già esiste nella libera informazione sarda».
Con una lunga nota stampa Sergio Benoni, presidente di Sardinia Media Factory, ha però risposto alle accuse mossagli da Pili. Ecco una sintesi del testo:
«Per mesi ci avevano raccontato che le imprese sarde della comunicazione erano state tagliate fuori dal bando per la pubblicità istituzionale della Regione Sardegna, costruito ad uso e consumo delle grandi multinazionali della pubblicità. E invece, la sorpresa... I documenti di gara diventano di dominio pubblico e si scopre che come fornitore di Saatchi & Saatchi per una parte importante dell'intero progetto di comunicazione c'è un consorzio di 19 imprese, delle quali ben 15 sarde. Si chiama Sardinia Media Factory, è stato costituito nel gennaio del 2006 e chi scrive questa lettera è orgoglioso di esserne il fondatore ed il presidente.
La sfida è quella di dar vita nella nostra regione ad un importante polo per la ricerca e la produzione di contenuti innovativi. Una sfida alla quale partecipano con noi anche importanti aziende ed istituzioni nazionali: il Green Media (che crea contenuti per la telefonia mobile), Digital Magics (fornitore di contenuti e tecnologia per Rai, Alice, 3 ed altri operatori internazionali), Open Sky (che opera nel campo delle trasmissioni via satellite) e il Centro Sperimentale di Cinematografia...
Nella nostra isola in questi ultimi 15 anni si sono accumulate competenze importanti nel settore dell'ICT e dei new media, si sono sviluppate esperienze imprenditoriali che hanno fatto scuola come VideoOnLine e Tiscali, esperienze delle quali ci sentiamo con orgoglio gli eredi.
Il canale tematico Sardegna Multichannel, da noi progettato per promuovere la Sardegna su scala internazionale, è un'idea innovativa che potrà avere positive ricadute sull'intero comparto della produzione multimediale in Sardegna. Esistono documentari, film, cortometraggi, immagini di repertorio, riprese di concerti e di altri eventi culturali, foto, filmati d'epoca che nessuno o pochissimi hanno visto. Noi andremo alla ricerca di questo materiale e useremo le diverse piattaforme offerte oggi dalla tecnologia (Tv, satellitare, Internet, Videofonini, Digitale Terrestre, IPTV) per distribuire tutti i contenuti di qualità in grado di promuovere la Sardegna, i suoi prodotti, il suo ambiente, la sua cultura, la sua offerta turistica. Li trasmetteremo in più lingue, attraverso canali diversi, così da raggiungere persone diverse, fasce d'età diverse, in Paesi e modi diversi. A questi contenuti si affiancheranno quelli che produrremo ad hoc, per raccontare specifici aspetti della Sardegna, itinerari tematici, eventi culturali, grandi festival».