La società Jumpy spa si trasforma in Logilab e resta di proprietà di Fininvest.
Il CdA di Mediaset, riunitosi a Milano sotto la presidenza di Fedele Confalonieri, ha invece approvato l'acquisizione dalla stessa Jumpy spa del ramo di azienda relativo al portale on line Jumpy, marchio e database clienti compresi.
È questa l'importante novità che riguarda il famoso portale Internet che, dopo una partenza bruciante e un momento di gloria all'epoca del "Grande Fratello", ultimamente sembrava un pochino in difficoltà, come molte imprese del campo Web.
Ora Jumpy si divide sostanzialmente in due, con l'area dei contenuti che farà capo al gruppo Mediadigit (che già controlla le ormai importanti attività in rete della stessa Mediaset, come Tgcom e Mediasetonline), dove si sviluppa tutta l'attività nei new media (compresa la Tv digitale) appunto di Mediaset, e le attività tecnologiche che resteranno a Fininvest e a Logilab.
Fra Logilab e Mediadigit verrà stretto un apposito accordo triennale per le attività di sviluppo dello stesso portale Jumpy.
L'acquisizione del ramo di azienda di Jumpy spa è stata esaminata da JP Morgan, che ha espresso un valore della transazione pari a circa 16 milioni di Euro, risultato dalla differenza tra le poste attive del ramo d'azienda (26,3 milioni di Euro) e i debiti (10,3 milioni di Euro).
L'aspetto un po' paradosale in tutta questa operazione è che Mediaset sostanzialmente si riappropria di un "bene" (Jumpy) che Fininvest (Marina Berlusconi) aveva a suo tempo fortemente voluto per sé, provocando addirittura le dimissioni dell'allora responsabile di Mediaset Maurizio Carlotti.
A proposito di Mediaset, ricordiamo comunque anche che qualche giorno fa il CdA di RTI si è assicurato i "servigi" di Maurizio Costanzo e Maria De Filippi, attraverso una partecipazione azionaria di RTI nella Fascino srl (di proprietà dei due coniugi) e un'intesa esclusiva per ben otto anni. Fascino si occupa di creazione, ideazione e acquisizione di format televisivi.
Contemporaneamente è stato nominato vicepresidente di RTI Niccolò Querci, già anni fa in Publitalia e poi al fianco di Berlusconi in politica.