Mediaset fuori gioco in GermaniaO

Mediaset ha incassato un “no” dalla Germania all’indomani delle dichiarazioni del presidente, Fedele Confalonieri.

Confalonieri aveva confermato per la prima volta l'interessamento del gruppo a KirchMedia, in particolare al polo televisivo commerciale ProSiebenSat1, di cui KirchMedia ha in portafoglio il 57%.

Il presidente Mediaset, prima di "incassare il colpo", aveva definito "una grossa opportunità" quella dell'acquisizione degli asset televisivi di KirchMedia: "Pensare di poter gestire tre reti nel mercato più interessante d'Europa, con 87 milioni di abitanti, è un'opportunità".

I curatori fallimentari della holding del gruppo Kirch, insolvente da aprile, hanno invece scelto di continuare le trattative in esclusiva con la cordata costituita dal gruppo editoriale Heinrich Bauer e dall'istituto di credito Hypovereinsbank, ai quali potrebbe aggiungersi, nei prossimi giorni, lo studio hollywoodiano Columbia Tristar; verrebbero così esclusi dalla competizione, almeno per ora, gli altri due raggruppamenti interessati a rilevare KirchMedia: da un lato Mediaset-Lehman Brothers-Al Waleed, e dall'altro Tf1-Haim Saban.

Al termine della riunione del comitato dei creditori di KirchMedia, tenutasi a Monaco di Baviera, il direttore generale della società, Hans-Joachim Ziems, ha spiegato che le trattative si concluderanno, al più tardi, entro il 15 dicembre.

Secondo le dichiarazioni ufficiali, erano interessati a Kirch, appunto, tre gruppi.

Il primo, che raggruppa i vecchi azionisti di KirchMedia, a eccezione di Rupert Murdoch, riunisce, come accennato, Lehman Brothers, il principe Al Waleed, il gruppo commerciale tedesco Rewe, Commerzbank e, appunto, Mediaset.

La seconda cordata è costituita da due colossi editoriali tedeschi, i gruppi Bauer e Springer, affiancati da Hypovereinsbank; a loro potrebbe aggiungersi, all'ultimo minuto, lo studio hollywoodiano Columbia Tristar (Sony), al posto di Commerzbank, che ha abbandonato la "partita" solo poche settimane fa.

La terza cordata, infine, raggruppa il gruppo televisivo francese Tf1 e l'imprenditore americano di origine libanese Haim Saban, specializzato nei programmi per bambini.

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