Giudizi positivi ma con qualche riserva (anche ‘politica’) sui conti di Mediaset dei primi nove mesi del 2010. Utili in aumento ma meno delle attese. Intanto in Spagna Telecinco conclude l’operazione Digital Plus, rinunciando al ‘diritto di veto’.
Vediamo prima i conti da www.piazzaaffari.info:
«Il gruppo Mediaset ha annunciato di aver chiuso i primi nove mesi dell'anno con un utile netto in aumento del 4,6% rispetto allo stesso periodo del 2009, a quota 192,6 milioni di euro, contro previsioni “del consenso” di 231 milioni.
Mediaset dunque ha aumentato il proprio utile, ma crescendo meno delle attese. Il risultato operativo è aumentato a 534,7 milioni del 40,4%, il debito netto è stato di 1,308 miliardi mentre il fatturato è aumentato del 14,8% a quota 3,045 miliardi di euro.
Le sole attività italiane hanno fatto segnare un aumento del 9,1%, con la generazione di 2,423 miliardi di euro, mentre i ricavi pubblicitari di Publitalia hanno toccato quota 1,914 miliardi, in aumento del 5%, 5,2% considerando anche la raccolta sul sito web Mediaset.
Come dichiarato da Luigi Colombo, direttore generale di Publitalia, la crescita alla fine del 2010 dovrebbe essere del 5%, mentre per il 2011 si parla di un aumento del 2-3% nella Televisione.Nei primi nove mesi dell'anno, Mediaset Premium ha fatto registrare ricavi dalle vendite di carte e abbonamenti Easy Pay pari a 342,5 milioni di euro, in aumento del 61,4%, con 3,3 milioni di carte attive al 30 settembre 2009.
In questo modo la pay-tv del gruppo ha potuto raggiungere il break-even di bilancio nel periodo».
Novità anche sul fronte spagnolo del gruppo, come ha scritto www.key4biz.it:
«La Tv spagnola Telecinco, a poco meno di un anno dall'annunciata modifica delle condizioni di acquisto del 22% del capitale sociale di Dts - Distribuidora de Televisión Digital - ha provveduto a sottoscrivere un nuovo accordo con il Gruppo Prisa. Il contenuto dell'intesa, che non modifica di fatto le condizioni originariamente pattuite tra i due gruppi e quindi presuppone che l'operazione non costituisca una concentrazione economica, si basa sulla rinuncia, da parte di Telecinco e Telefonica - l'altro nuovo azionista di Digital Plus nell'ambito del riassetto - del proprio diritto di veto nelle decisioni strategiche della pay-tv satellitare. Questa operazione, pertanto, non necessita più dell'approvazione delle autorità di difesa della concorrenza.
"In questi termini - hanno affermato da Mediaset, società che controlla Telecinco - non è più necessario il pronunciamento dell'Antitrust di Madrid e la Comision Nacional de Competencia - l'Authority spagnola - può archiviare la precedente richiesta".
La stessa Commision Nacional de la Competencia, già a fine ottobre si era interessata alle strategie di concentrazione di Telecinco e, in particolar modo, aveva dato il suo nulla osta all'acquisto del 100% del capitale, da parte di Gestevision Telecinco, sempre del gruppo Mediaset, di Sociedad General de Television Cuatro.
Un'operazione di certo importante, e per questo anche subordinata a determinate condizioni. Tra queste, l'impegno di Telecinco a non commercializzare nel suo stesso pacchetto la pubblicità e altre forme di comunicazione commerciale televisiva dei due canali free tv e non sviluppare politiche commerciali che comportino la vendita vincolata di pubblicità dei canali televisivi. Stesso divieto per quanto riguarda gli eventuali nuovi contratti stipulati con operatori terzi e gli accordi di acquisto in esclusiva, di contenuti audiovisivi, sempre da parte di terzi.
Secondo quanto stabilito dall'Authority spagnola, inoltra, Telecinco, nel caso di partecipazione congiunta con Prisa eTelefonica in Digital Plus, non potrà firmare nello stesso anno, contratti di acquisto di diritti in esclusiva per la free tv e dovrà, nello stesso tempo, limitare lo sfruttamento dei diritti in esclusiva di eventi sportivi».