Non sembra essere stato un anno ‘difficile’ né negativo per Mediaset il 2015, anche se la situazione di Premium fa molto discutere. Intanto almeno per ora è stallo nell’ipotizzata alleanza con Vivendi.
La stampa - non solo quella più interessata ai fatti economici - discute con vigore da qualche settimana sull’ipotesi (che è poi qualcosa di più, diciamo un progetto ad uno stadio avanzato, anche se gli esiti, se ci saranno, non sono ancora chiari) di un’alleanza o di un’integrazione addirittura fra il grande gruppo francese di Bollorè Vivendi e Mediaset, nelle sue varie articolazioni. L’operazione coinvolge forzatamente anche Tim-Telecom Italia dove Vivendi è il primo azionista e ha anche appena ‘provocato’ un cambio al vertice (al posto di Patuano viene dato per favorito Cattaneo, anni fa a capo della Rai). In ballo c’è anche la decisione sulle ‘torri’ di Telecom, raccolte nella società Inwit, in fase di vendita, in presenza di un’offerta (che è anche di integrazione nel campo delle torri tlc) di Ei Towers.
Per adesso però, nonostante le molte voci e gli scenari ipotizzati dai giornali, siamo ancora in fase di discussione e sia Silvio che Piersilvio Berlusconi hanno voluto chiarire che non si tratta di una cessione di Mediaset (e - parrebbe - neppure di Mediaset Premium, che pure vive una fase delicata) a Bollorè ma di un progetto diverso, in cui avrà (se la cosa andrà in porto) un ruolo importante anche la produzione di contenuti.
Nel frattempo sono stati resi noti i risultati economici (e non solo) di Mediaset nel 2015, che sono considerati in generale positivi, sempre considerando però la situazione di Premium, che ha investito tantissimo nella Champions senza riuscire (a quel che si dice) a scalfire il predominio di Sky.
Il Consiglio di Amministrazione di Mediaset, riunitosi sotto la Presidenza di Fedele Confalonieri, ha esaminato il bilancio consolidato del Gruppo Mediaset al 31 dicembre 2015 e approvato il progetto di bilancio della capogruppo Mediaset S.p.A.
“Pur in una situazione macroeconomica ancora difficile - dice il comunicato dell’azienda - , il Gruppo ha archiviato un esercizio che ha delineato risultati decisamente positivi in un quadro strategico orientato allo sviluppo”.
Cominciamo l’analisi dagli ascolti Tv, sempre seguendo il testo del comunicato aziendale Mediaset, che naturalmente presenta la situazione in una luce decisamente ‘positiva’:
“Nel panorama Tv sempre più affollato e competitivo - l’Italia è il paese con più reti televisive in Europa - Mediaset riesce a migliorare gli ascolti rispetto al 2014 e con il 36,2% in prima serata si conferma leader assoluto sul target commerciale 15-64 anni, il più rilevante per gli investitori pubblicitari. Le reti Mediaset sono cresciute in prima serata anche sul pubblico totale, a fronte dei risultati negativi dei principali concorrenti. Ancora più marcato l’incremento, sempre in prima serata e sempre sul pubblico totale, della rete ammiraglia Canale 5 che con 4.012.000 spettatori cresce del3,9%.
Il primato in Italia di Canale 5 emerge con ancor più chiarezza tra il pubblico 15-64 anni: è la rete italiana più vista in prima serata con il 17,1%. Da segnalare Italia 1 che, sempre in prima serata sul pubblico 15-64 anni, conquista il terzo gradino del podio 2015 - dopo Canale 5 e Rai 1 - con il 7,7% di share. Ascolto che nella fascia d’età più pregiata 15-34 anni cresce al 10,3%. Bene anche gli ascolti in prima serata di Retequattro che con le sue esclusive produzioni di attualità registra una media di 1.225.000 spettatori totali, con una crescita sul target commerciale del + 5,3% rispetto al 2014.
Infine, ottimo 2015 per i canali tematici free Mediaset, con due reti ai primi due posti della classifica di prima serata sul pubblico totale: Iris è la prima rete italiana con l’1,7% di share (+ 13% sul 2014) e Top Crimeconquista il secondo posto con l’1,3% (+ 8% sul 2014).
Anche in Spagna anno in crescita per le reti televisive del Gruppo Mediaset che segnano il record storico d’ascolto confermando la leadership assoluta nelle 24 ore con il 33,1% di share. In particolare,Telecinco è la rete spagnola più vista nel totale giornata (14,8%) e in prima serata (15,2%)”.
“In crescita sia in Italia sia in Spagna la raccolta pubblicitaria. In Spagna, dove la ripresa economica è consolidata, i ricavi pubblicitari televisivi lordi sono cresciuti a 933,3 milioni di euro rispetto agli 889,2 milioni dell’esercizio precedente (+ 5,0%).
In Italia, dove nel 2015 il mercato ha segnato ancora un risultato negativo, i ricavi pubblicitari televisivi lordi Mediaset hanno registrato una crescita in assoluta controtendenza: 2.002,8 milioni di euro, + 1,0% sul 2014 (1.982,4 milioni di euro). La quota di mercato Mediaset è stata pari al 33,5%, in crescita rispetto al 2014 (33,0%) e in linea con il 2010, ultimo anno di mercato pubblicitario in espansione…”.
Capitolo ‘pay-tv’, appunto:
“Premium ha chiuso l’esercizio con ricavi in crescita a 558,8 milioni di euro rispetto ai 538,4 milioni del 2014, in controtendenza con l’andamento in contrazione del mercato pay. In particolare, i nuovi diritti esclusivi hanno generato nel secondo semestre 2015 una crescita del fatturato dell’11% speculare all’analogo calo percentuale dei ricavi della concorrenza pay. Si segnala inoltre il forte incremento di abbonati Premium (arrivati a 2.010.000), la sensibile crescita dell’Arpu e l’altrettanto sensibile diminuzione del tasso di disdetta. Premium Sport è la prima rete pay italiana per ascolti sia in prima serata (share 0,9%) sia nelle 24 ore (0,5%)”.
Ancora: “Nel quadro della nuova linea di sviluppo orientata all’emittenza radio, Mediaset ha acquisito l’80% della società Monradio, a cui fa capo R101, e stretto una partnership con Finelco, il primo gruppo radiofonico italiano che controlla Radio 105, Radiomontecarlo e Virgin Radio. Mediaset ha acquisito una partecipazione preliminare del 19% in RB1 S.p.A. holding del gruppo Finelco in attesa delle autorizzazioni regolamentari necessarie ad esercitare il diritto ad incrementare la propria quota.
L’impegno nel mezzo radio - che sta registrando audience e investimenti pubblicitari crescenti - rappresenta per Mediaset un’opportunità di carattere crossmediale con risvolti positivi sia in termini di produzione e distribuzione di contenuti sia in termini di raccolta”.
“Nel 2015 la controllata Medusa Film ha festeggiato i 20 anni di attività con una serie di titoli prestigiosi e di successo, da “Youth”, il capolavoro del premio Oscar Paolo Sorrentino interpretato da un cast internazionale di prima grandezza, alla distribuzione di “Chiamatemi Francesco”, il primo film al mondo sulla vita di Papa Bergoglio. La stagione cinematografica ancora in corso sta registrando il clamoroso successo di “Quo Vado?” di Checco Zalone, prodotto dalla controllata TaoDue e distribuito da Medusa, record storico di incassi in Italia con oltre 65 milioni di euro, e l’ottima affermazione sia di critica sia di pubblico di ‘Perfetti Sconosciuti’”.
Infine, come detto, ecco alcuni dei principali dati economico-finanziari 2015 del Gruppo Mediaset, “un esercizio che ha prodotto utili, generato cassa e ridotto l’indebitamento pur sostenendo rilevanti investimenti.
I ricavi netti ammontano a 3.524,8 milioni di euro rispetto ai 3.414,4 milioni del 2014. In particolare, i ricavi in Italia sono stati pari a 2.554,2 milioni di euro rispetto ai 2.483,4 milioni del 2014. In Spagna i ricavi ammontano a 971,9 milioni di euro rispetto ai 932,1 milioni del 2014.
L’Ebit è positivo per 231,4 milioni di euro rispetto ai 248,7 milioni del precedente esercizio. In Italia, Ebit positivo per 26,8 milioni di euro rispetto ai 104,3 milioni del 2014. Anche in Spagna dato positivo pari a 205,2 milioni di euro rispetto ai 144,8 milioni dello scorso anno.
Il risultato netto consolidato ammonta a 4,0 milioni di euro rispetto ai 23,7 milioni di euro del 2014. Su tale risultato hanno inciso oneri pari a 24,9 milioni di euro connessi alla rideterminazione in Italia dell’aliquota fiscale IRES a partire dal 2017 introdotta dalla Legge/ di Stabilità. Al netto di tale componente l’utile netto sarebbe stato pari a 28,9 milioni di euro.
L’indebitamento finanziario netto, in un anno con importanti investimenti in acquisizioni e in contenuti esclusivi, vede comunque un’ulteriore leggera riduzione dagli 861,3 milioni di euro del 2014 agli 859,4 milioni di euro del 2015. Si tratta della migliore posizione finanziaria raggiunta negli ultimi otto anni”.