Messico: ancora sangue tra i giornalisti

Il Messico è uno degli stati più sanguinari e pericolosi per chi si occupa di informazione. Quattro nuove morti allungano la lista dei giornalisti assassinati dalla criminalità organizzata, che vuole continuare indisturbata i traffici di droga.

Cinque giorni dopo l'assassinio del giornalista Regina Martínez Pérez, corrispondente di un quotidiano di Xalapa, sono stati trovati i resti di due fotografi, un ex fotografo e una donna che ha lavorato per il quotidiano 'L'opinione' di Veracruz. Il procuratore generale ha infatti confermato la morte violenta di Gabriel Huge e Guglielmo Luna Varela, fotografi, di Esteban Rodríguez ex fotografo del giornale 'Az' e reporter dell'emittente Tv Atzeca, e di Irasema Becerra, impiegata amministrativo del quotidiano 'L'opinione' e fidanzata di Luna.
I corpi, sono stati trovati tagliati a pezzi in quattro sacchi nel canale di La Zamorana, che raccoglie le acque reflue dell'impianto di trattamento del quartiere di Las Vegas 2, nel comune di Boca del Río. L'autorità giudiziaria ha detto che sui corpi degli assassinati c'erano segni di tortura.

Luna era fotografo del sito d'informazione www.veracruznews.com.mx, mentre Gabriel Huge, zio di Luna, aveva lavorato per veracruznews e per altri mezzi d'informazione. Il direttore di veracruznews Martin Lara ha detto che da tempo Luna aveva paura e si sentiva minacciato, tanto che in passato aveva smesso di lavorare per il sito per due mesi.
Un mese fa, era stata crivellato di colpi nella sua casa il redattore e articolista Miguel Ángel López Velasco, con la moglie e il figlio.

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