Il favoloso mondo di Mika su Rai Due

Colorato, interessante divertente. A tratti anche commovente. Si sprecano gli aggettivi per lo show "Stasera a casa Mika", che ha debuttato ieri in prima serata su Rai Due e ha raccolto 3.312.000 telespettatori con il 14.4% di share.

Diciamo subito che l’idea ci è piaciuta molto, Mika aveva preannunciato di “voler rispolverare il romanticismo della tv degli Anni 50 e 60, creare un mondo favoloso, che sia allo stesso tempo intimo e grandioso, naif e saggio, assurdo e serio ma anche divertente”. E ci è riuscito. È riuscita meno invece l’idea della casa accogliente. Sempre Mika aveva detto di “aver realizzato una “casa ideale”, così surreale e fantastica, perché le persone possano seguirmi con il cuore aperto, dimenticando le formalità…una casa per tutti, in cui un ospite potesse svelarsi e lasciarsi andare”. Ecco, in realtà "aprendo la porta di casa" anziché in un "appartamento formato casa accogliente", dove invitare gli amici, si è arrivati in uno studio strabiliante: bellissimo ma molto lontano dal clima intimo che ci aspettavamo per permettere agli ospiti di essere persone e non personaggi.

La scenografia è stata disegnata dall’architetto Riccardo Bocchini, già scenografo, fra le altre cose del Teatro Ariston di Sanremo. L’occasione ha fatto costruire uno studio-appartamento pieno di oggetti curiosi e folli, tra enormi lampadari, frigoriferi-cartoon, razzi con la bandiera americana, un’enorme porta a forma di cuore, scalinate rosse con alle spalle enormi videowall che passavano dal sembrare quadri di Andy Warhol a giochi di figure caleidoscopiche, a librerie surreali  e coloratissime. Per realizzare il suo primo show da prima serata non a caso Mika ha messo insieme una squadra di professionisti internazionali: dalle scenografie ai balletti, dai costumi alle musiche, fino ai singoli dialoghi, tutto è stato - dicono -selezionato e controllato dal cantante con una cura ossessiva. Per i dialoghi il cantante ha potuto contare su un maestro della fiction, Ivan Cotroneo, che è autore dello show insieme anche a Tiziana Martinengo, Giulio Mazzoleni e allo stesso Mika. Ben riuscita anche l’idea dei balletti che non hanno avuto il linguaggio del varietà ma quello intenso della danza contemporanea. La regia è stata affidata a Fabio Calvi, che ha sempre lavorato principalmente come regista teatrale e televisivo.

Gli ospiti, le protagoniste femminili e Napoli

Mika ha aperto la serata parlando di sé, del fatto che per vincere l’emozione deve ricordarsi di essere un musicista e dei suoi inizi, e  ha cantato Grace Kelly, la canzone che lo ha portato al successo. Il primo ospite è stato Malika Ayane, che con grande bravura ha cantato con Mika “Io che non vivo senza te”. È stato poi un piacere vedere Pif raccontare della nuova serie che andrà in onda su Rai Uno, tratta dal suo film ‘La mafia uccide solo d‘estate’, e  rivedere Renzo Arbore ricordare i programmi cult 'Indietro Tutta' e 'Quelli Della Notte', citati da Mika come fonte di ispirazione perché veri esempi di sperimentazione in Tv (ma che, forse, si cominciano a citare fin troppo). Formidabile la presenza di Sting, che ha riempito lo studio con il suo carisma, la sua bravura, il suo impegno e ci ha commossi ricordando la riapertura del Bataclan. Bella la sua intervista e il suo vivere la musica come un oceano senza confini terrestri, da scoprire ed esplorare per sorprendersi e sorprendere sempre. La forza del programma sta senza dubbio negli ospiti (fra gli altri anche Renga e Lp), ma a colpire sono la semplicità, la simpatia e la preparazione di Mika. Il cantante che è diventato per l’occasione presentatore, appare sincero, vero: in pochi anni dal non saper quasi parlare l’italiano (ricordiamo con grande simpatia i suoi strafalcioni linguistici a Xfactor) è arrivato non solo a parlare benissimo la nostra lingua ma anche ad amare l’Italia e ci sembra conoscerla davvero. Il suo sorriso, la sua gioia, la sua umiltà  e, diciamolo pure, la sua educazione, sembrano  genuini e rapiscono. Invece, un po’ sotto le aspettative, la presenza dell’attrice Virginia Raffaele che interpreta la vicina di casa di Mika, bravissima come al solito  ma nelle vesti di un personaggio non abbastanza centrato,  che avrebbe potuto e dovuto avere più spazio e risultare molto più divertente. Così come poco valorizzata è stata Sarah Felberbaum, attrice che abbiamo visto recentemente anche nella serie ‘I Medici’ su Rai Uno. La Felberbaum,  che doveva interpretare la coinquilina di Mika infastidita dai continui ospiti e dalla musica assordante, e che sulla carta doveva ricoprire un ruolo da spalla ma consistente, ironico e divertente, si è invece vista ben poco e si è limitata a pochissime battute. Ci sono poi sembrate alquanto forzate e poco pertinenti alla serata le comparsate di Marco Giallini, che ha ricordato la sua serie “Rocco Schiavone”, e  Gianmarco Tognazzi, che ha riproposto una scena del film ‘Il Vizietto’ per onorare e celebrare il padre Ugo Tognazzi, che con quel film era stato uno dei primi a dar voce all’omosessualità. L’intento del programma è anche quello di girare per l’Italia per raccogliere esperienze di vita, storie e portarle ai telespettatori. Ieri sera Mika ha parlato di Napoli. Ci siamo chiesti cosa c’entrasse Mika con Napoli, come potesse conoscerla e raccontarla, ma alla fine ci siamo detti che a volte  è rompendo gli schemi che si può ‘arrivare’. Ben venga, dunque, il cantante anglo-libanese che parla della forza di volontà dei giovani napoletani, ben venga chi è capace di parlare alle nuove generazioni della musica come possibilità di riscatto e ben venga l’idea di portare in prima serata su Rai Due, l’orchestra del ‘difficile’ quartiere della Sanità di Napoli. Una nota dolente, infine, la durata un po' eccessiva: due ore e trenta che hanno visto passare tantissimi ospiti, idee e  un po' troppo compiacimento, da risultare a tratti ridondante. Insomma, non è detto che per far bene bisogna citare tutto e tutti.

Gli ascolti e il ricordo di Dario Fo

La prima puntata dell’one man show ha catturato 3.312.000 telespettatori con il 14.4% di share. Un ottimo risultato che ha portato Mika a battere sia Canale 5 con il film "Tutta colpa di Freud" di Paolo Genovese (11.1%), sia Italia 1 con il canonico appuntamento con Le Iene (meno del 9%).  Infine, non possiamo non pensare a quello che Mika ha detto riguardo alla presenza di Dario Fo in questo show: «Dario Fo e io abbiamo lavorato per mesi a un progetto che purtroppo non vedrà mai la luce: due personaggi che si incontrano alla fine del mondo, in pigiama, cercano di addormentarsi, non ci riescono e iniziano a parlare. È da qui che è nata l’idea di mettere un lettone nello studio. In una serata gli renderò omaggio con una cosa che ho scritto per lui: Dario non è più qui con noi, ma c’è tanto della sua vita e della sua arte in questo show».

 

 

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