«Auditel oggi misura gli ascolti anche stanza per stanza nelle mura domestiche, per cercare di sapere perfettamente quali reti, quali canali e programmi vengono seguiti. Il grande schermo del salotto diventa il fulcro dei giochi elettronici e in salotto tornano anche i ragazzi che lo avevano abbandonato. Di fronte al televisore poi si torna con altri device, si riforma in modo virtuale l’ascolto grazie a smartphone e tablet. I social media hanno ricostruito però una comunità,…
«Auditel oggi misura gli ascolti anche stanza per stanza nelle mura domestiche, per cercare di sapere perfettamente quali reti, quali canali e programmi vengono seguiti. Il grande schermo del salotto diventa il fulcro dei giochi elettronici e in salotto tornano anche i ragazzi che lo avevano abbandonato. Di fronte al televisore poi si torna con altri device, si riforma in modo virtuale l'ascolto grazie a smartphone e tablet. I social media hanno ricostruito però una comunità, di fronte al televisore, che commenta i problemi di tutti i giorni: sui social i grandi temi della Tv sono i più seguiti. I social media sono diventati degli aggregatori per tornare a seguire la programmazione di fronte a un tv acceso. La Social Tv è il tentativo dei broadcaster e degli editori Tv di utilizzare anche i social per continuare l'aggregazione sulla programmazione televisiva. La Tv continua infatti a essere il medium più seguito; il prime time è sempre lo stesso, anche se è sempre di più my-time: decido io il flusso del prime time. La costruzione del my-time e del my-channel indicano un utilizzo forte della programmazione, soggettiva, per un target evoluto e in grado di utilizzare la visione in differita».