Mip-Tv: per l’Italia risultati, ma non rispetto

Dal nostro inviato al recente Mip-Tv di Cannes Dom Serafini una serie di considerazioni soprattutto sulla presenza italiana alla classica manifestazione dell’audiovisivo della Costa Azzurra.

L'aspetto principale della presenza italiana alla 51ma annuale fiera audiovisiva del Mip-Tv di Cannes conclusa lo scorso 10 aprile, é che Ita (ex Istituto per il Commercio Estero) é tornata a supportare alla grande il marketing del settore cine-televisivo italiano.
Il supporto marketing é un programma attuato da oltre 30 Paesi, incluso il Canada (Telefilm), la Francia (Tvfi), la Spagna e molti Paesi asiatici come Corea (Kocca) e Cina, tutti presenti al Mip-Tv.

Sotto l'ombrello Ita hanno partecipato 15 societá per le vendite, 8 per gli acquisti e 11 per servizi (come Regione Sicilia e Italian Riviera Film Commission). Altre erano nell'ombrello europeo Media (15 societá), mentre le principali, come Rai, Mediaset, Rainbow, Atlantyca e Mondo Tv avevano padiglioni propri, per un totale di 13 aziende, inclusa Dbw di Giuliano Berretta (ex presidente della societá satellitare Eutelsat).

Partecipando sotto l'ombrello Ita si puó risparmiare fino al 50% sul costo fieristico, oltre ad avere un supporto promozionale che questa volta includeva anche una copertina della Guida ufficiale.
Al Mip-Tv, Berretta ha proposto il suo 4k (sistema Tv 4 volte migliore dell'alta definizione), la Rai ha concluso accordi per 1,3 milioni di dollari ed ulteriori 1,1 da finalizzare ed ha annunciato una nuova struttura di vendite, mentre Mondo Tv ha festeggiato il rialzo in Borsa delle sue azioni.

Tutto sommato, l'Italia al Mip-Tv ha mostrato grinta, un buon numero di presenze ed anche alcuni risultati di vendite. Ció che non é riuscita ad ottenere é un modesto rispetto. L'ultima volta che il presidente del gruppo che organizza il Mip é andato a far visita a qualche societá italiana risale al 2010 (visita a Claudio Cappon e Giovanni Celsi di Rai World). É da tempo che alle celebrazioni ufficiali, come quella per la consegna delle Medaglie d'Onore, non solo gli italiani non vengono premiati, ma nemmeno invitati alla serata di gala.

La ristrutturazione del reparto vendite della Rai,ì ha invece ottenuto dello spazio editoriale sia sul quotidiano dell'organizzazione che in quello fieristico di 'VideoAge', che hanno riportato come il renziano Luigi De Siervo ora sará a capo di una struttura che include Rai Trade, Rai Net e parte di Rai Cinema. I commenti raccolti presso alcuni italiani sono di speranza che il nuovo ruolo gli permetta di attuare il concetto renziano di premiare i talenti piuttosto che i raccomandati, sperando che si saprá circondare di persone di talento, specialmente a capo delle vendite e marketing: talenti ora mancanti ma necessari, anche per allontanare i sospetti che la sua sia una carica politica piuttosto che industriale.

É interessante notare che ben 3 nuovi programmi sul Papa erano in vendita: uno americano, uno argentino ed un altro della societá italiana DeAngelis Media, distribuito dall'americana Multicom di Hollywood. Inoltre, Emanuele Filiberto di Savoia era presente allo stand di Tele France per promuovere il suo nuovo programma 'Pizzalicious', in coproduzione con la societá francese.
Buona anche la presenza delle consociate italiane di societá americane come Discovery e A+E, quest'ultima rappresentata da Sherin Salvetti.

La mancata presenza dei principali studio americani (solamente la Cbs e Nbc Universal hanno partecipato come espositori) ha ridotto anche il numero di acquirenti di tutto il mondo, visto che gli studio rappresentano le loro prioritá.

Nonostante la presenza dei soliti 11.000 partecipanti totali, il rapporto tra acquirenti e venditori é purtroppo sceso da tre a uno, con 4.000 acquirenti dichiarati e 1.300 societá espositrici.

Nella foto, Emanuele Filiberto di Savoia allo stand Tele France per promuovere il suo programma 'Pizzalicious', assieme al pizzaiolo Domenico Crolla di Glasgow.

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