Se ne parla da mesi sulla stampa e un risultato l’ha già ottenuto: un bel lancio pubblicitario a costo zero. Per giudicare la fiction di Sky, invece, è l’ora della messa in onda.
È carica di attese, legate al mito mediatico della Pozzi e sicuramente a quel po' po' di pruriginosità che evoca quel nome. La produzione di Sky Cinema “Moana”, diretto da Alfredo Peyretti, realizzata da Polivideo e in onda alle 21 del 1° e del 2 dicembre su Sky Cinema 1 e 1 HD (con replica pomeridiana e con invito agli spettatori abbonati di non farla vedere ai minori di 14 anni e semmai di azionare il “parental control”).
La fiction, sceneggiata da Cristiano Bortone (all'inizio anche regista) e da Leonardo Breccia, comincia a raccontare la storia della Pozzi, da adolescente spigliata e “libera”, stretta nell'ambiente di provincia e nella famiglia cattolica, ad attrice a Roma in cerca di notorietà. Finisce nell'hard per amore di un attore con cui fa sesso sul set quasi non capendo che sta girando un film e credendo che esca solamente all'estero.
Abbandonata dalla famiglia, poco dopo si ritrova spogliata e famosa accanto a Schicchi e a Cicciolina (interpretata dalla bella Giorgia Wurth) con il clasisco boa, frequenta in un albergo un politico (che somiglia a Craxi, o comunque ha gli occhiali simili), si accompagna a loschi figuri, proclama il sesso libero e intanto si innamora di un uomo che non l'ha mai sentita nominare.
Un'opera che si fa precedere da molte polemiche, discussioni, domande, giudizi avventati e sulla quale pesa il ricorso all'articolo 700, chiesto da Ilona Staller (Cicciolina, quella vera) per bloccare d'urgenza la fiction. Ma il ricorso d'urgenza per ora è stato respinto con udienza rinviata a gennaio (a film trasmesso).
Tra gli incidenti di percorso la sostituzione, a riprese già avviate, del citato regista Cristiano Bortone con Peyretti. Un mistero mai chiarito, come ha dichiarato Bortone. "Il fatto che Sky abbia deciso di sostituirmi senza spiegazioni - ha detto - fermando il set dopo meno di due settimane di riprese, è un gesto senza precedenti che calpesta il diritto d'autore, tanto più grave perché viene da una Tv che si propone vicina al cinema”.
Ma a condire le polemiche ci sono anche le accuse di avere fatto di Moana un santino e di avere inventato alcune situazioni del rapporto con Baby Pozzi e con Riccardo Schicchi, interpretato da Fausto Paradivino.
Insomma ci sono tutti gli ingredienti, con il sesso in primo piano (molte le scene 'forti', si dice, ovviamente), e con tante interviste rilasciate da Violante Placido e Giorgia Wurth, in cui le due spiegano come hanno fatto ad entrare nelle parti delle pornostar, per dire, anche senza averla vista, che questa fiction di Sky sarà un successo.