Mtv ‘congeda’ decine di precari. È sciopero

Che succede a MtvO L’assetto attuale con Telecom Italia Media al 51% non sembra reggere più e si parla di prossime novità. Ma intanto molti giovani lavoratori non hanno più lavoro nell’emittente…

Dal sito www.quomedia.it:

«"M.T.V. = Manda Tutti Via": è con uno slogan provocatorio che i lavoratori e la Rsu di Mtv Italia annunciano il primo sciopero di Mtv Italia da quando il canale musicale dedicato ai giovani è sbarcato nel nostro Paese, 12 anni fa.

I lavoratori di Mtv scioperano lunedì 20 luglio dalle 10 alle 14 a Milano. "Alla Tv dei giovani, i suoi giovani non piacciono più. Con un colpo di spugna cancella più di 100 storie precarie, a costo zero", si legge in una nota in cui si chiede a Mtv Italia (per il 51% di proprietà di Telecom Italia Media e per il 49% di Viacom, ndr.) di "attivare gli ammortizzatori sociali senza condizioni né ricatti e di riaprire il tavolo delle trattative".

"Mtv Italia - si spiega nella nota - ha comunicato che oltre 70 persone verranno lasciate a casa. Queste si aggiungono ai 34 esuberi già precedentemente annunciati. Sono così oltre 100 i lavoratori a rimanere senza lavoro su un totale di circa 300″.

Il corteo partirà da Piazza Duomo sotto il balcone di 'Trl', il programma di punta dell'emittente musicale, e terminerà sotto la sede di Mtv in Corso Europa 7. "Per la prima volta - si sottolinea - i lavoratori decidono di protestare e di non accettare i ricatti proposti dall'azienda in fase di trattativa sindacale: è un ricatto obbligare i precari a firmare una lettera di conciliazione che azzeri tutto il loro pregresso in azienda, in cambio di un ennesimo contratto a termine; è un ricatto imporre la firma di una lettera di conciliazione collettiva come condizione necessaria all'attivazione degli ammortizzatori sociali in deroga. Ammortizzatori a carico dello Stato, che non comportano nessun costo per l'azienda".

I lavoratori ricordano lo slogan "Tocca a noi. Le cose non vanno, cambiamole ora", che Mtv usa per "conquistarsi i giovani spingendoli a impegnarsi su tematiche sociali, tra cui il precariato. Uno slogan che - si sottolinea - oggi suona paradossale e ipocrita ai 103 giovani lavoratori che hanno fino a 8 anni di precariato alle spalle e che oggi restano a casa. Quello che davvero 'tocca a noi' - conclude la nota - secondo Mtv è 'la disoccupazione'"».

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