Il nuovo direttore di RadioUno finalmente prende primi provvedimenti importanti sul palinsesto eliminando ‘santuari’ finora intoccabili. È il caso di Umberto Broccoli con ‘Parole mie’ e di ‘Il comunicattivo’.
Vediamo la notizia in dettaglio da www.lanotiziagiornale.it:
“Lorella Cuccarini è la prima vittima illustre del new deal di Radio1. Il nuovo direttore Flavio Mucciante ha deciso di tagliare sette programmi, tra i quali il 'Citofonare Cuccarini' che il predecessore Antonio Preziosi aveva fortemente voluto in onda. Tra gli altri programmi tagliati ci sono 'Il Comunicattivo' di Igor Righetti, 'Doppio femminile' con Jo Squillo, 'L'argonauta' di Paolo Corsini, 'Con Parole mie' condotto da Umberto Broccoli, 'L'Italia che va' con Daniel Della Seta e Fanny Cadeo.
La mossa di Mucciante non è stata vista di buon occhio dal centrodestra. Soprattutto dal consigliere Antonio Verro. Sono stati tagliati dei programmi cari a esponenti stimati e apprezzati negli ambienti Pdl e zone limitrofe. Broccoli fu nominato sovrintendente da Alemanno. Corsini e Righetti non sono certo di sinistra. Jo Squillo e Fanny Cadeo sono state volute proprio da Verro. Inoltre il programma 'L'argonauta' era dedicato alla cultura di destra che non trova spazio sui grandi giornali tipo 'Repubblica' e 'Corriere'. E anche la stessa Cuccarini fu voluta da Preziosi, l'ultimo berlusconiano tra i direttori Rai, ancora in attesa di un ricollocamento adeguato.
Mucciante ha già annunciato il lancio di 'King Kong' con Silvia Boschero e il maquillage di 'Baobab' e 'Radio anch'io'. Gli spazi dei programmi soppressi andranno al Giornale Radio che avrà un'edizione ogni mezz'ora”.
Il problema a RadioRai - uno dei molti esistenti per questa vera e propria 'sorella povera' del servizio pubblico, come il DG Gubitosi aveva capito da tempo - è che si erano costituiti dei veri e propri 'fortini inespugnabili', non di rado appunto protetti a livello politico. Broccoli, per esempio, è stato in giunta con Alemanno (sia pure da indipendente) a Roma con esiti discussi, ma ciò nonostante a RadioRai faceva un po' di tutto (gli resta ora 'In Europa' il sabato mattina) e soprattutto si presentava come un divulgatore culturale a tutto tondo, un fine dicitore chiamato a raccontare la storia e la cultura 'in pillole' agli ascoltatori. A dire la verità, ascoltandolo, sembrava uno spazio che tendeva ad accontentare soprattutto la vanità dello stesso Broccoli ma naturalmente si possono avere opinioni diverse.
Anche l'importanza di avere in onda 'Il comunicattivo' (Righetti fece fuoco e fiamme, anche con i politici, per tornare in onda, anni fa dopo un primo 'taglio') sfugge un po' ma anche qui ci saranno di sicuro gli estimatori delusi. Non mancarono qualche tempo fa anche per Aldo Forbice che aveva scelto una gestione 'molto personale' di 'Zapping' nel pre-serale sempre di RadioUno.
Se finalmente qualcosa cambia a RadioUno - immobile da troppi anni e con indici d'ascolto in inesorabile calo - anche a RadioDue iniziano le novità con l'arrivo (ad interim, per ora) di Nicola Sinisi.
Dopo oltre 15 anni di silenzio, torna infatti sulla seconda rete radiofonica pubblica una nuova versione di 'Hit Parade', lo storico programma ideato da Lelio Luttazzi nel 1967. Ma stavolta c'è una nuova formula: due gli appuntamenti settimanali di mezz'ora, il sabato e la domenica alle 13,00, anziché quello storico del venerdì all'ora di pranzo. In più stavolta l'hit parade non presenterà i dischi più venduti ma una sorta di play list. A comporla artisti di primo piano della scena musicale italiana, a cominciare da Luca Carboni, Gaetano Curreri, Biagio Antonacci e Noemi, che per tre weekend a testa saranno alla guida del programma.
“Con tutti i grandi artisti che abbiamo - ha detto il direttore di Radio Rai e ad interim di RadioDue Nicola Sinisi - possiamo andare avanti per i prossimi dieci anni. Sarà un modo di sentire i musicisti come non li abbiamo mai sentiti”.