Murdoch, il polo unico della pay-tv e i Corsari

Ci sono ormai diversi scettici sulla reale intenzione dell’Antitrust europeo di autorizzare la fusione Tele+-Stream. Ma Rupert ci prova ancora, mentre in Italia è stata approvata una dura legge anti-pirateria.

La News Corp di Rupert Murdoch ha presentato un pacchetto di nuove proposte alla Commissione Europea con l'obiettivo di "tenere in caldo" il possibile via libera (anche se aumentano ogni giorno di più gli "scettici" sull'esito finale dell'operazione) all'acquisizione di Tele+, che dovrebbe poi fondersi con Stream, sempre che l'Antitrust europeo di Mario Monti sia appunto d'accordo. L'obiettivo rimane quello di far decollare dall'estate il "polo unico" della pay-tv italiana.

Per incentivare la conclusione positiva dell'affare da 893 milioni di dollari con Tele+, Murdoch avrebbe presentato a Bruxelles alcune nuove proposte in tema di garanzie di accesso trasparente alla piattaforma satellitare e ruolo di Telecom Italia, che dovrebbe detenere una quota del 19% nel nuovo gruppo unico di pay-tv.

Secondo il "Financial Times", il "board" di News Corporation avrebbe invece al momento rimandato altri forti investimenti nel settore della pay-tv in attesa di ottenere il via libera (o meno, naturalmente) a Sky Italia, previsto entro metà aprile.

Nel frattempo, in casa nostra, dopo l'approvazione definitiva in Parlamento è finalmente arrivata al traguardo la legge antipirateria destinata a contrastare i corsari della Tv-sat. Diversi i commenti, tra cui spicca quello del presidente della Figc, Franco Carraro, il quale ha affermato che questo "è un provvedimento che auspicavamo da tempo e a proposito del quale non possiamo che esprimere grande soddisfazione".

"Combattere la pirateria - ha aggiunto - significa da un lato tutelare gli interessi del calcio professionistico e aiutare l'intero sistema sportivo, dall'altro, portare avanti una battaglia di moralizzazione e di serietà contro un fenomeno che stava assumendo dimensioni insostenibili e inaccettabili".

Le pene previste sono stavolta assai severe e vanno da un minimo di sei mesi a un massimo di tre anni di reclusione, passando per una serie di multe da cinque a trenta milioni di vecchie lire, destinate a chi produce, vende o installa decoder "taroccati". La nuova legge, proposta dal senatore Centaro di Forza Italia, è stata approvata da una larghissima maggioranza alla Camera, con 353 voti a favore su 358 votanti.

Da segnalare, infine, un'ultima operazione anti-pirateria messa in atto da Stream, che prevede l'arrivo entro la fine di marzo di nuove, più sicure smart card destinate agli abbonati Irdeto via satellite (circa 150.000 persone); essi riceveranno le nuove tessere Irdeto 2, già adottate da altri operatori del settore pay in Europa. In sostanza, si riproporrà su scala minore quanto fatto da Tele+ nei mesi scorsi con Seca 2. Oggi Stream usa - lo ricordiamo - tre sistemi di accesso condizionato: Seca 2 (per via della legge sul decoder unico), Irdeto (appunto), sistema però ormai obsoleto, e NDS Videoguard, il preferito da Murdoch e a sua volta "a prova di pirati".

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