Ben quattro manager Arri (Hendrik Voss, Markus Duerr, Marc Shipman Mueller e Mike Wagner) hanno parlato al NAB 2015 - nel corso di un'apposita conferenza stampa - delle novità presentate alla fiera di Las Vegas dalla multinazionale tedesca. Incominciamo con un sistema di controllo a schermo tattile da cinque pollici per camere Alexa e Amira, frutto di una collaborazione con la società Transvideo. Un’ulteriore novità dello show USA era rappresentata da AMC-1, un sofisticato motor controller compatto (per ora non ancora autorizzato dalle norme della Federal Communications Commission americana), dotato di interfaccia LBUS capace di collegarsi con un massimo di tre motori cforce daisy-chain. Per peso e dimensioni l’AMC-1 risulta progettato per configurazioni "mission critical" relative a tutti i modelli di camera Alexa e Amira (ma anche ad altri tipi di camera), configurazioni impiegante a supporto di Steadicam o droni aerei. Tra le tante caratteristiche di AMC-1 figurano: un'unità compatta wireless (WCU-4), una "single axis" (SXU-1), un'unità principale zoom ZMU-3A, un'estensione zoom wireless WZE-3. Si è poi parlato del possibile arrivo entro l'anno di una specifica cinecamera ARRI con sensore interno da 6K, mentre per Amira sarà presto disponibile il nuovissimo Software Update Packet (SUP) 2.0, per il download free-of-charge dal sito ARRI. La principale novità di SUP 2.0 consiste nella registrazione UHD/4K, che deve essere attivata attraverso l'acquisto di una licenza 4K/UHD presso uno degli specifici centri ARRI. Le camere Amira prodotte nel 2014 necessiteranno anche di un sensore di calibrazione da montare sempre presso un centro di assistenza, anche se ciò sarà incluso nel prezzo della licenza. Infine, l'industria di Monaco ha anche presentato una serie di nuovi supporti non solo per macchina ARRI, nonché corpi illuminanti altrettanto nuovi, come gli SkyPanel a LED della medesima industria.
Gli editoriali di Millecanali><
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Pochi format e molte realtà
Nell’editoriale dell’ultimo numero del 2016, Giuliano Gelsi ricorda che «Il patrimonio di cultura e lavoro» generato dalle emittenti locali andrebbe salvaguardato. Perché «l’Italia è fatta di mille realtà di altissimo valore e non può essere omologata ad un unico “format”».
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Assalto alle generaliste
Si è accesa la stagione televisiva 2016-2017 e Francesco Siliato dice la sua su come, in Tv, “il nuovo ha valore se incastonato tra le abitudini più consolidate”.
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IP…IP…Urrà!
Al centro del dibattito tecnico nel mondo broadcast c’è il tema dell’interoperabilità tra gli apparati IP e dei relativi standard da definire. Senza dubbio sarà questo uno dei temi sul tavolo all’imminente Ibc 2016. Nell’editoriale di Davide Moro un interessante punto di vista sull’argomento e un quesito finale aperto a tutti i lettori.
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Un’estate di sport e confronti
Giorgio Simonelli firma l’editoriale del numero di giugno di Millecanali. Per la bella stagione, sarà tanto, quest’anno, lo sport in Tv e i confronti tra chi lo “racconterà” non mancheranno.
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Social Tv, tanta voglia di leggerezza
Cinzia Bancone, co-conduttrice di Tv Talk, blogger ed esperta di Tv e social media, offre il suo punto di vista sulla Social Tv e su come il modo di condividere e fruire contenuti si sia inequivocabilmente trasformato.
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Radio locali, parliamone di più
C’è modo di evitare una progressiva moria di imprese, con conseguente perdita di posti di lavoro e di potenziali voci libere nel panorama di conformismo e appiattimento mediatico? Se lo chiede l’esperto di radio, Giuliano Gelsi, nel suo editoriale.
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La Tv che va e quella che resta
Nel suo editoriale Francesco Siliato parla di come le modalità di consumo televisivo cambino in continuazione e di come le nuove forme di fruizione non siano ancora misurate né davvero misurabili con metodiche soddisfacenti.