Tre temi hanno rappresentato la base dell'intervista fatta a Benito Manlio Mari, Direttore Media Business di Sony Europe. Il primo riguardava il trasferimento di segnali Tv non più in SDI bensì via IP, ottenendo così di "snellite" la banda fino a quattro volte, per quanto riguarda i collegamenti che vanno a interessare studi Tv di posa e OB-Van di ripresa. Lo specifico sistema A/V IP di produzione live Sony - supportato al livello mondiale da 30 aziende leader di settore - garantsce un networking che offre bassa latenza e conversione, assenza di rumore video HD/4K, file audio e metadata. Il secondo tema affrontato da Mari si riferiva alla nuova telecamera da studio HDC-4300, la prima al mondo ad incorporare tre sensori 4K da 2/3" (una macchina che nel filmato vediamo ammirata persino da alcuni responsabili… Ikegami). Venduta anche per "semplici" applicazioni Full HD, la nuova HDC-4300 può essere inserita altresì in altri contesti in "Alta" non solo Sony, mentre i relativi segnali risultano perfettamente regolabili onde ottenere gli stessi valori colorimetrici di altre telecamere. Ciò non toglie, ovviamente, che la HDC-4300 possa lavorare in 4K, dopo l'acquisto di un’apposita licenza firmware. Il terzo tema si riferiva all'HDR (High Dynamic Range), una tecnologia utilizzata da diverso tempo soprattutto in computer grafica, diventata però di grande interesse anche per i broadcaster, soprattutto dopo l'avvento del 4K. In sintesi, l'HDR televisivo consente di ottenere un’immagine con una corretta esposizione riguardante le aree sia più scure che più chiare. E il processo di masterizzazione High Dynamic Range Sony si basa su una perfetta combinazione di luminosità, contrasto, gamma colori e alta risoluzione, richiedendo però alla base una camera della massima qualità, insieme a un monitor di riferimento capace di riprodurre fedelmente le immagini in movimento osservate ad occhio nudo.
Gli editoriali di Millecanali><
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Pochi format e molte realtà
Nell’editoriale dell’ultimo numero del 2016, Giuliano Gelsi ricorda che «Il patrimonio di cultura e lavoro» generato dalle emittenti locali andrebbe salvaguardato. Perché «l’Italia è fatta di mille realtà di altissimo valore e non può essere omologata ad un unico “format”».
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Assalto alle generaliste
Si è accesa la stagione televisiva 2016-2017 e Francesco Siliato dice la sua su come, in Tv, “il nuovo ha valore se incastonato tra le abitudini più consolidate”.
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IP…IP…Urrà!
Al centro del dibattito tecnico nel mondo broadcast c’è il tema dell’interoperabilità tra gli apparati IP e dei relativi standard da definire. Senza dubbio sarà questo uno dei temi sul tavolo all’imminente Ibc 2016. Nell’editoriale di Davide Moro un interessante punto di vista sull’argomento e un quesito finale aperto a tutti i lettori.
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Un’estate di sport e confronti
Giorgio Simonelli firma l’editoriale del numero di giugno di Millecanali. Per la bella stagione, sarà tanto, quest’anno, lo sport in Tv e i confronti tra chi lo “racconterà” non mancheranno.
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Social Tv, tanta voglia di leggerezza
Cinzia Bancone, co-conduttrice di Tv Talk, blogger ed esperta di Tv e social media, offre il suo punto di vista sulla Social Tv e su come il modo di condividere e fruire contenuti si sia inequivocabilmente trasformato.
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Radio locali, parliamone di più
C’è modo di evitare una progressiva moria di imprese, con conseguente perdita di posti di lavoro e di potenziali voci libere nel panorama di conformismo e appiattimento mediatico? Se lo chiede l’esperto di radio, Giuliano Gelsi, nel suo editoriale.
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La Tv che va e quella che resta
Nel suo editoriale Francesco Siliato parla di come le modalità di consumo televisivo cambino in continuazione e di come le nuove forme di fruizione non siano ancora misurate né davvero misurabili con metodiche soddisfacenti.