NAB 2015 – Intervista a Benito Manlio Mari di Sony

Tre temi hanno rappresentato la base dell'intervista fatta a Benito Manlio Mari, Direttore Media Business di Sony Europe. Il primo riguardava il trasferimento di segnali Tv non più in SDI bensì via IP, ottenendo così di "snellite" la banda fino a quattro volte, per quanto riguarda i collegamenti che vanno a interessare studi Tv di posa e OB-Van di ripresa. Lo specifico sistema A/V IP di produzione live Sony - supportato al livello mondiale da 30 aziende leader di settore - garantsce un networking che offre bassa latenza e conversione, assenza di rumore video HD/4K, file audio e metadata. Il secondo tema affrontato da Mari si riferiva alla nuova telecamera da studio HDC-4300, la prima al mondo ad incorporare tre sensori 4K da 2/3" (una macchina che nel filmato vediamo ammirata persino da alcuni responsabili… Ikegami). Venduta anche per "semplici" applicazioni Full HD, la nuova HDC-4300 può essere inserita altresì in altri contesti in "Alta" non solo Sony, mentre i relativi segnali risultano perfettamente regolabili onde ottenere gli stessi valori colorimetrici di altre telecamere. Ciò non toglie, ovviamente, che la HDC-4300 possa lavorare in 4K, dopo l'acquisto di un’apposita licenza firmware. Il terzo tema si riferiva all'HDR (High Dynamic Range), una tecnologia utilizzata da diverso tempo soprattutto in computer grafica, diventata però di grande interesse anche per i broadcaster, soprattutto dopo l'avvento del 4K. In sintesi, l'HDR televisivo consente di ottenere un’immagine con una corretta esposizione riguardante le aree sia più scure che più chiare. E il processo di masterizzazione High Dynamic Range Sony si basa su una perfetta combinazione di luminosità, contrasto, gamma colori e alta risoluzione, richiedendo però alla base una camera della massima qualità, insieme a un monitor di riferimento capace di riprodurre fedelmente le immagini in movimento osservate ad occhio nudo.

Pubblica i tuoi commenti