Rai Way, Aeranti-Corallo e Rna costituiscono assieme la nuova Associazione per la radiofonia digitale in Italia (almeno per il momento non ne fa invece parte la Frt). ‘Al timone’ c’è Francesco De Domenico.
Vediamo quanto ha scritto in proposito l'agenzia 'Il Velino', diretta da Daniele Capezzone:
«"Non è più tempo di sperimentazione: la Radio digitale è pronta a partire". Suonano come un grido di battaglia le parole di Francesco De Domenico, presidente di Rai Way (società proprietaria di infrastrutture e impianti tecnologici della Rai) e da oggi anche al timone della nuova Associazione per la radiofonia digitale in Italia, presentata in una conferenza stampa a Roma in Viale Mazzini. Obiettivo dell'associazione, che vede al lavoro Ray Way assieme ad Aeranti-Corallo e a Rna Radio Nazionali Associate (tutti e tre soci fondatori), è di promuovere l'avvio e il pieno sviluppo pluralistico della tecnologia radiofonica digitale, supportando i lavori del Tavolo tecnico creato ad hoc dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni un mese fa e che torna a riunirsi giovedì 13 marzo. Due gli ambiti principali d'azione: agevolare la regolamentazione per la radiodiffusione sonora terrestre in tecnica digitale Dab+/ Dmb/ Visual Radio e favorire lo sviluppo e la conoscenza della tecnica radiofonica digitale. Due i prossimi step già in agenda. "Chiederemo all'AgCom di varare subito le nuove regole per l'assegnazione delle frequenze, lo standard tecnologico da utilizzare, gli apparati di ricezione e quindi le licenze - ha dichiarato De Domenico, annunciando anche la richiesta pronta per il prossimo governo - . Siamo convinti che la transizione al digitale per la Radio debba procedere, senza perdere tempo, con le stesse modalità utilizzate per la Tv digitale terrestre, favorita e promossa da diversi governi. Credo che l'esecutivo che uscirà dalle elezioni farà un'operazione giusta se si comporterà in modo analogo nel campo radiofonico: c'è bisogno di risorse pubbliche, come testimonia l'esperienza degli altri grandi Paesi europei".
"Oggi lanciamo il passaggio al digitale anche nella radiofonia - ha detto il direttore generale Rai Claudio Cappon - . La Rai crede nel digitale ed è convinta che anche per la radio sia tempo per un salto di qualità, che confermi la Tv pubblica in un ruolo di leadership accanto ad altri partner".
Per la radio digitale i passi previsti al momento differiscono da quelli della Tv. "Ad oggi non è previsto alcuno switch off, cioè lo spegnimento del segnale analogico: il digitale sarà dunque un elemento aggiuntivo - ha detto Sergio Natucci, segretario nazionale di Rna - . Inoltre, non ci saranno servizi a pagamento di alcun tipo: gli utenti potranno usufruirne gratuitamente e liberamente. Non è un dettaglio, in un mondo in cui si paga tutto".
Oltre al presidente dell'Associazione per la radiofonia digitale in Italia, si è proceduto anche all'elezione delle altre cariche. Vice presidenti sono Marco Rossignoli, coordinatore Aeranti-Corallo e presidente Aeranti, e Eduardo Montefusco, presidente Rna Radio nazionali associate. Consiglieri: Stefano Ciccotti, amministratore delegato Rai Way, Luigi Bardelli, membro comitato esecutivo Aeranti-Corallo e presidente Corallo, e Fabrizio Guidi, Rna Radio nazionali associate. All'Associazione potranno affiliarsi altre realtà interessate alla missione sociale, nel rispetto delle regole statutarie».