Nella Firenze de “I Medici” la storia scorre lentamente

Ottimo esordio in termini di ascolti per la prima puntata de "I Medici – Masters of Florence" su Rai 1, che ha conquistato 7.562.000 spettatori pari al 29.9% di share, superando anche  il match di Champions League Lione – Juventus (5.539.000 spettatori pari al 20.3% di share) su Canale 5.  Costumi, ambientazione e musica ben studiati, ma la narrazione manca di ritmo

Molte erano le attese sulla miniserie "I Medici – Masters of Florence" , produzione italo-britannica, di respiro internazionale, con otto episodi girati in inglese per quattro prime serate. La storia prodotta da Rai Fiction insieme all'italiana Lux Vide (ormai avvezza a produrre kolossal per la Rai, ricordiamo ad esempio "La Bibbia") e all'inglese Big Light Productions, narrata dallo showrunner Frank Spotnitz, che insieme a Nicholas Meyer è creatore e sceneggiatore dell'intera serie, è stata diretta dal regista Sergio Mimica-Gezzan, statunitense di origini croate noto e apprezzato soprattutto come aiuto regista di Steven Spielberg.

Purtroppo però quando le aspettative sono molto alte è anche difficile attenderle appieno. Personalmente, la serie è sembrata un po’ debole, molto lenta e poco dinamica, non solo nel girato ma anche nel ritratto e nell’approfondimento dei personaggi. Bellissime, certo, le ambientazioni con i panorami della Toscana, dove la troupe ha lavorato per 18 settimane girando soprattutto a Firenze, anche all'interno di sedi storiche come Palazzo Vecchio, la Basilica di San Lorenzo, Palazzo del Bargello, il Battistero e il Duomo. Altre riprese sono state effettuate a Roma (ad esempio a Villa Adriana), Montepulciano, Pistoia, nella Val d'Orcia e anche a Pienza, dove Palazzo Piccolomini è stato utilizzato come Palazzo Medici.

Molto ben studiati i costumi e le acconciature (fra l’altro c’è una clip disponibile su RaiPlay con l’intervento del truccatore Giancarlo Del Brocco) e ottima la colonna sonora firmata da Paolo Buonvino, a partire dalla meravigliosa e intensa sigla “Renaissance” cantata da Skyn, ma poco caratterizzati e poco profondi i personaggi e un po’ poveri e semplici i dialoghi.

La storia della famiglia ruota in verità tutta attorno a Cosimo de Medici, interpretato dallo scozzese Richard Madden, noto per aver interpretato Robb Stark nella serie televisiva "Il Trono di Spade", unico personaggio, almeno per questi primi due episodi, a essere ritratto con maggior spessore. Nemmeno il premio Oscar Dustin Hoffman, che ricopre il ruolo del padre Giovanni de’ Medici, riesce a entusiasmare. Come se non fosse mai entrato davvero nel personaggio, rimane troppo in secondo piano, come anche il fratello di Cosimo, Lorenzo, impersonato da Stuart Martin.

Eppure gli ingredienti potrebbero esserci tutti: tra l’altro la storia della potente famiglia fiorentina viene narrata attraverso un intreccio dai toni mistery e crime e si parte addirittura con un falso storico, l’assassinio di Giovanni, che nella realtà morì serenamente, per proiettarci da subito nell’atmosfera da thriller politico, che però non riesce a decollare.

Due i fronti di narrazione: quello del presente, caratterizzato da luci e tonalità più scure a sottolineare il tormento dei personaggi, e quello del passato (indietro di vent’anni) più luminoso, a voler descrivere invece tempi più sereni e ancora pieni di sogni (almeno del protagonista). Forse però i flash back sono troppi, tanto che si continua a passare da un’epoca all’altra senza quasi accorgersene, perdendo in continuità e approfondimento. La storia prosegue quindi fra passato e presente, mostrando da una parte il percorso del giovane Cosimo de' Medici e la sua formazione come artista, e dall'altra la sua ascesa al potere, quando si ritrova a prendere il posto del padre non solo negli affari di famiglia, ma anche fra la Signoria.

Molto interessante e ben riuscita, invece, la scelta di far girare gli episodi tutti intorno al Duomo di Firenze, e non solo in senso figurato: sono suggestive le scene create con la visione della Cattedrale dall’alto, ancora senza la cupola, la cui progettazione e costruzione diventa il fulcro della storia e simbolo, oltre che della passione di Cosimo per l’arte, della caparbietà della famiglia dei Medici e della bellezza della Firenze rinascimentale. Purtroppo non possiamo non scrivere a questo proposito che anche il personaggio, così importante, del Brunelleschi, interpretato da Alessandro Preziosi, almeno in questa prima parte,  non riesce del tutto a convincere, rimanendo almeno per il momento solo abbozzato.

Va detto infine che "I Medici"è la prima serie tv ad andare in onda su Rai 4K, canale dedicato all'ultra HD e inserito nella piattaforma satellitare Tivùsat (per vederlo bisogna possedere una parabola satellitare e un televisore Ultra HD dotato della Cam Tivùsat). I primi episodi sono ora disponibili anche su Raiplay.

 

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