Niente “assoluzione” per la Radio Vaticana

Anche le “onde sacre” inquinano.

Nel clima di grande allarme, spesso peraltro alimentato in modo incontrollato e indiscriminato, sull'inquinamento elettromagnetico e nel generale clima di mobilitazione, che comporta provvedimenti drastici, ora anche la Radio Vaticana è finita nel mirino.

Non sorprende così la decisione, sicuramente comunque "non facile", del procuratore aggiunto romano Gianfranco Amendola (ancora lui!) che ha rinviato a giudizio tre persone, ovvero il direttore di Radio Vaticana Padre Paquale Borgomeo, il direttore tecnico Costantino Pacifici e padre Roberto Tucci, presidente del Comitato di Gestione.

Sotto accusa sono le 50 mega antenne della Radio Vaticana, situate nei dintorni di Roma.

Sempre in tema (e in zona) va segnalato che il Consiglio Regionale del Lazio ha approvato un provvedimento che impegna la Giunta Regionale di Storace a elaborare entro 30 giorni il piano territoriale di delocalizzazione delle emittenti radiotelevisive, che dovebbe interessare in particolare le zone di Monte Mario e Monte Cavo, dove sorge una selva di impianti.

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