Il gruppo della Tv veneta Antenna Tre Nordest ha deciso di chiudere le sedi di Trieste e Belluno. Nessun esubero, l'operazione sarebbe stata decisa semplicemente in un'ottica di riduzione dei costi. La decisione, nell'ottica di ottimizzazione delle risorse disponibili, verrà messa in pratica a fine febbraio. I lavoratori della sede di Trieste (cinque in tutto) verranno trasferiti in quella di Udine. Per quanto riguarda invece Belluno, la sede verrà fisicamente chiusa. Sul territorio dovrebbe rimanere infatti a disposizione un telecineoperatore in telelavoro, mentre gli altri tre dipendenti dovrebbero essere trasferiti nella sede di San Biagio di Callalta.
Attualmente gran parte dei giornalisti e operatori di Antenna Tre si trovano in cassa in deroga o stanno usufruendo di contratti di solidarietà. Intanto scadrà a giorni il termine ultimo per la presentazione delle offerte per l'acquisizione dello stabilimento dove opera Panto Finestre Srl e della vicina sede dell'emittente televisiva Antenna 3.
Si terrà il 3 e 4 febbraio al Salone Marescotti di via Barberia 4 a Bologna ‘Finanziamento pubblico e cinema italiano’, a cura di Marco Cucco, Dom Holdaway, Veronica Innocenti e Andrea Minuz. Il gruppo La Soffitta propone in questo caso due giorni di riflessione sul finanziamento pubblico al cinema. Il tema è da sempre al centro di un intenso dibattito tra chi sostiene la necessità di aiutare economicamente la produzione cinematografica nazionale
più meritevole, che rischia di essere schiacciata dal mercato, e chi, invece, denuncia una forma di assistenzialismo statale, che ad oggi non è riuscito a promuovere un cinema interessante agli occhi degli spettatori. Ma il tema del finanziamento pubblico è oggigiorno al crocevia di una riflessione ancor più ampia sul ruolo che si vuole dare al cinema all’interno del sistema economico e culturale del nostro Paese. Una tavola rotonda sarà dedicata alla realtà dell’Emilia-Romagna e alla recente normativa adottata in materia di cinema.
CNN International, il primo canale internazionale di informazione, potenzia la sua offerta pubblicitaria ai marchi italiani attraverso una nuova partnership con System Advertising, la concessionaria di pubblicità del Gruppo 24 Ore. Dal 1° febbraio, Gruppo 24 Ore - System Advertising diverrà concessionario esclusivo per l'Italia di CNN e proporrà piattaforme e brand solutions di CNN International ad una vasta gamma di inserzionisti. Questo accordo metterà a disposizione un'offerta pubblicitaria potenziata ai top brand italiani che desiderano una forte presenza a livello mondiale.
Dopo il successo della prima stagione arriva su Comedy Central (Sky 124) la seconda stagione di “Stand Up Comedy”, lo show con protagonisti sette comedian scelti da Comedy Central per lanciare anche in Italia il genere umoristico “stand up comedy”.
L’appuntamento con la seconda stagione di “Stand Up Comedy” è ogni lunedì alle 23.00 a partire dal 2 febbraio.
Il cast di “Stand Up Comedy” è formato quindi da sette comedian provenienti dal progetto “Satiriasi” capitanati dal fondatore Filippo Giardina, che divide il palco con Francesco De Carlo, Giorgio Montanini, Saverio Raimondo, Pietro Sparacino, Mauro Fratini e Velia Lalli.
"Meno giornali meno liberi". È lo slogan scelto da Alleanza delle Cooperative Italiane, Mediacoop, File e Fisc ed altre realtà associative per la campagna di informazione e comunicazione con cui sollecitare "interventi urgenti per affrontare concretamente il problema del ripristino delle risorse per l'editoria del 2014 e per consentire l'avvio di quel percorso di Riforma complessiva del settore che il Governo intende promuovere a partire dalle prossime settimane".
È quanto si legge in una nota che sottolinea la drammatica situazione in essere che, se non risolta, potrebbe portare alla chiusura di molte testate cooperative e no profit: "un fatto di straordinaria gravità per un Paese democratico che afferma Costituzionalmente il valore fondamentale della libertà e del pluralismo dell'informazione".
Paola Perego, la conduttrice televisiva attualmente alla guida di ‘Domenica In’, è stata condannata ai fini civili dalla Cassazione a risarcire i danni da diffamazione nei confronti di cinque uomini finiti nelle indagini sull'uccisione di un ragazzino e poi del tutto scagionati che, nelle prime battute dell'inchiesta, erano stati sospettati e arrestati. La Perego li aveva chiamati "bastardi" in diretta Tv nella puntata di ‘Verissimo’, trasmissione che conduceva il 16 maggio 2006, giorno degli arresti. Con la Perego è stato condannato al risarcimento anche un giornalista che nella stessa puntata aveva utilizzato il termine "assassini" riferendosi agli arrestati. Ad avviso della Cassazione, la Perego e il cronista hanno superato "il limite della continenza" e non possono invocare la giustificazione di averlo fatto nel nome "del diritto di cronaca e di critica", in quanto hanno pronunciato espressioni "gravemente infamanti e inutilmente umilianti" che sono trasmodate "in una mera aggressione verbale" degli indagati.
Il 28 gennaio - informa l’associazione Rea - “si è riunita la Camera di Consiglio del Tar del Lazio per esaminare le ragioni esposte dai legali della REA e dell’Avvocatura della Regione Puglia relativamente alla richiesta di annullamento della delibera 480/14/CONS modifica del piano nazionale di assegnazione delle frequenze per la radiodiffusione televisiva in tecnica digitale DVB-T in attuazione dell’articolo 6, comma 8, della legge 21 febbraio 2014, n.9 con la quale vengono dismesse 76 frequenze assegnate alle emittenti locali operanti nelle dorsali del Sud della Sicilia, dell’Adriatico e nelle regioni FVG, Toscana, Piemonte, Lombardia. Il Presidente della sezione del Tribunale ha ritenuto di rinviare il procedimento giudiziario all’8 aprile 2015, evidentemente per consentire all’AgCOM di ottemperare alla disposizione della Legge di stabilità che impone di rivedere la pianificazione entro il 7 febbraio 2015 (termine non perentorio) ma che, realisticamente, si protrarrà fino al 30 aprile 2015 quale data ultima per la dismissione delle 76 frequenze incriminate per interferenze ai Paesi confinanti. Dai preliminari del Magistrato si è potuto registrare una nota positiva in favore della tesi del ricorso REA secondo la quale, sotto il profilo costituzionale, quella delibera è da classificare ‘mostruosa’. Pertanto, si è potuto intuire, che il contenzioso giudiziario REA/AGCOM/Ministero potrebbe prendere la via della Corte Costituzionale. Intanto la REA affila le armi per un massiccio intervento alla Corte di Giustizia di Strasburgo”.
‘Striscia la notizia’ (Canale 5) ha assegnato al presidente della Rai Anna Maria Tarantola il suo secondo Tapiro d’oro “per le numerose stranezze che continuano a verificarsi ad ‘Affari Tuoi’. Come visto nel (nostro) servizio, contravvenendo a qualunque legge delle probabilità, negli ultimi minuti del game show di Raiuno arrivano continuamente i pacchi contenenti i premi in denaro più alti: 250.000 e 500.000 euro. Il 25 gennaio addirittura 1 milione di euro. Ma non è l¹unica stranezza. Infatti, a oggi, i rappresentanti delle associazione dei consumatori, che dovrebbero vigilare sulla regolarità della trasmissione, non sono ammessi alla fase in cui avviene il decisivo abbinamento tra pacchi e premi. Inoltre, i notai sono gli stessi due fratelli da 12 anni”.
C'è anche un giornalista coinvolto nell'inchiesta sulla 'ndrangheta in Emilia-Romagna che ha portato all'arresto il 28 gennaio di 160 persone: Marco Gibertini, volto noto di TeleReggio. Per lui l'accusa è concorso esterno in associazione mafiosa e, secondo quanto emerso nel corso delle indagini della DDA dell'Emilia-Romagna, avrebbe dato una mano agli affiliati della cosca emiliana facendoli andare in Tv e sui giornali. Gibertini è accusato di aver "messo a disposizione degli affiliati i suoi rapporti politici, imprenditoriali e del mondo della stampa a tutti i livelli".
Grande cordoglio a Milano per la scomparsa, a soli 62 anni, di Filippo Azimonti, grande giornalista della stampa locale (soprattutto ‘Repubblica Milano’), appassionato del suo mestiere, riservato e generoso nelle diverse passioni che coltivava (non solo il giornalismo, che pure gli occupava gran parte della vita). E non era solo un uomo di carta stampata: restano celebri le tante rassegne stampa condotte a Radio Popolare, emittente con cui collaborava periodicamente, lasciando sempre un segno indelebile.
Raffale Lorusso è il nuovo segretario della Federazione Nazionale della Stampa. È stato eletto al Congresso di Chianciano con 213 voti. Lorusso ha preceduto Carlo Parisi, che ha raccolto 70 preferenze. Succede a Franco Siddi che ha ricoperto la carica per 7 anni.
Cordoglio anche per la scomparsa a 72 anni di Maurizio Arcieri, per tutti Maurizio, noto come componente dei New Dada e poi giovane e fascinoso cantante fra gli anni ’60 e’70, oltre che attore di fotoromanzi, e poi ancora sperimentatore di musica hard rock e elettronica con la moglie Cristina Moser (con cui ha fatto da allora coppia fissa) nel gruppo Krisma.
Ma in anni più recenti è stato di nuovo noto nel mondo dei media per la passione da collezionista con cui si è accostato alla Tv satellitare di tutto il mondo, creando Krisma Tv e realizzando tutta una serie di ‘antologie di immagini della Tv via sat’ anche per la fascia notturna di RaiTre.