Il direttore generale Mauro Masi nella riunione del Cda di metà settimana o della prossima potrebbe assumere anche le funzioni di capo della fiction Rai. Ma al suo fianco dovrebbe esserci una vera novità: Michele Lo Foco.
La voce circolava da settimane nei piani alti di Viale Mazzini, la notizia era peraltro stata lanciata dal sito web del gruppo editoriale e-duesse e la conferma è alla fine venuta venerdì 6 sul sempre ben informato Dagospia: nel prossimo Consiglio di Amministrazione Rai (mercoledì 11 e giovedì 12) sarà all'ordine del giorno un passaggio di consegne tra Del Noce e Masi, per quanto riguarda la fiction.
Del Noce è stato nominato Direttore di Rai Fiction ad agosto 2008, dopo la rimozione di Saccà per la stranota vicenda del suo “doppiogiochismo” Rai-Mediaset, emerso dalle intercettazioni telefoniche. Il Direttore Generale Mauro Masi assumerà stavolta l'interim (salvo sorprese) e pare proprio acquisirà un ruolo centrale l'avvocato Michele Lo Foco, nominato da oltre un mese Assistente del Direttore Generale giustappunto per la fiction.
Lo Foco di fatto subentrerà così al noto Massimiliano Gusberti (detto Max), personaggio di lungo corso della fiction Rai, già Vice di Saccà, andato in pensione e divenuto in un secondo tempo consulente di Viale Mazzini per un certo periodo sempre per la fiction. La nomina di Lo Foco, uno dei più qualificati e famosi avvocati italiani specializzati in contrattualistica dello spettacolo (con particolare attenzione al cinema: è stato tra l'altro consulente del Ministro Urbani e Consigliere di Amministrazione di Cinecittà), se confermata, sembra un segno di novità, dato che si tratta di un professionista apprezzato per la qualificazione tecnica e per l'indipendenza ideologica (sebbene sia stato impegnato anche nella veste di Responsabile del Dipartimento Cultura di Forza Italia nel Lazio).
La nomina di Lo Foco viene tuttavia vissuta con una certa apprensione da parte della comunità dei produttori italiani di fiction, perché l'eterodosso avvocato (noto per le sue battaglie sulla trasparenza nei finanziamenti pubblici al cinema) ha già annunciato la volontà di fare luce su molte zone d'ombra della produzione, sbullonando i meccanismi non tecnocratici: storicamente, i circa 300 milioni di euro del budget Rai per la fiction hanno mostrato oscillazioni tra miserie e nobiltà, operazioni clientelari e partitocratiche e casi di eccellenza artistica e spettacolare.
Il “piano fiction” della Rai, in sostanza, è frutto di infinite mediazioni relazionali e non sempre la qualità intrinseca del prodotto e le sue chances di successo in palinsesto sono i fattori determinanti nel processo decisionale. La fiction Rai, poi, sembra in una stagione di declino, bypassata non di rado dalla fiction Mediaset, che si dimostra soprattutto in grado di centrare meglio i target, con un migliore rapporto costo/share.
Lo Foco, se entrerà in carica, dovrà affrontare anche un'altra grave criticità della fiction Rai: dopo l'epopea de “La piovra” (creata da Sergio Silva), nessun prodotto seriale italiano - fatta salva l'eccezione di qualche fiction “biblica” della solita Lux Vide - si è dimostrato in grado di superare con successo i confini nazionali. “Il Commissario Montalbano” (voluto da Carlo Degli Esposti) è stato sì esportato nel Regno Unito, ma non è stato trasmesso dai canali di bandiera del gruppo Bbc.
La Rai deve poi affrontare la questione dei diritti secondari, anche alla luce delle recenti deliberazioni dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, che sembra essersi finalmente resa conto dell'asimmetria italiana, ovvero delle strapotere delle emittenti a fronte della debolezza contrattuale dei produttori indipendenti. Un giurista come Lo Foco è la persona giusta, anche rispetto a questo delicato problema.
Lo Foco, nato nel 1949, è anche noto per essere stato l'inventore di VideoMusic, a suo tempo consigliere di Marialina Marcucci, e per essere stato uno dei pochi in Italia a prendere pubblica posizione contro lo strapotere di Maurizio Costanzo, non solo in Tv ma anche nel sistema teatrale italiano. È attualmente, tra l'altro, Consigliere di Amministrazione di Rai Trade.
L'accoppiata Masi - Lo Foco, tramontata l'ipotesi Rossella (che avrebbe invece confermato l'esistenza non di un blocco duopolistico, ma di una vera e propria sostanziale “Raiset”), lascia prevedere interessanti prospettive di trasparenza e di efficienza nella gestione dei budget della fiction Rai. Un “nuovo corso” Rai atteso da tutti i produttori italiani che credono ancora nella qualità e nel merito.
All'ultimo momento apprendiamo che probabilmente tutte le questioni delle nomine in Rai saranno affrontate nel Cda della prossima settimana e non di questa.