Nuova protesta di Costantino Federico

Ancora tensioni sulla Tv digitale –

Retecapri contesta qualità e copertura delle reti e denuncia la mancata regolamentazione della LCN.

Retecapri, emittente nazionale indipendente che trasmette dal Sud Italia, ricorda ancora una volta di essere in attesa dell'assegnazione del secondo multiplex, «illegittimamente non attribuitole dalla famigerata delibera n. 181 dell'Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni (Agcom), impugnata con ricorso al Capo dello Stato, che di fatto ha discriminato la Tv caprese rispetto all'emittente Rete A alla quale sono stati assegnati due multiplex. Retecapri, come più volte sottolineato, possiede i medesimi requisiti di Rete A e, inoltre, ha già operativo da oltre un anno un secondo multiplex (denominato “Omega”)».

Il comunicato dell'emittente di Costantino Federico prosegue così:

«Retecapri, intende richiamare l'attenzione anche su altri due aspetti riguardanti il numero di reti designate che possono generare ulteriori discriminazioni: la qualità e la copertura. Risulta, infatti, evidente che le 21 reti nazionali designate non sono uguali, per cui la loro assegnazione avrebbe dovuto garantire a ciascuno degli operatori nazionali almeno un multiplex di “serie A”, ossia di buona qualità e copertura. Tale aspetto, invece, non è stato citato come principio dall'Agcom, né tantomeno dal Dipartimento per le Comunicazioni del Ministero dello Sviluppo Economico, la cui grave inerzia contribuisce ad alimentare ulteriori trattamenti discriminatori.
Restano aperte, inoltre, le altre gravose questioni, prima tra tutte la mancata regolamentazione della numerazione automatica dei canali sui decoder, la c.d. LCN (Logical Channel Numbering), aspramente denunciata da ReteCapri (che aveva addirittura lanciato l'invito a tutti gli operatori per stilare una proposta di accordo condiviso) e che ad oggi, in pieno processo di switch-over e di switch-off, sta favorendo i soliti Rai e Mediaset. Una condizione, a questo punto, palesemente “voluta dall'alto”, tanto per restare fedeli al far west che nel settore radiotelevisivo ha sempre contraddistinto l'Italia.

A questa data, infatti, non risulta ancora adottato alcun provvedimento da parte del Dipartimento per le Comunicazioni del Ministero dello Sviluppo Economico, che si dimostra Ponzio Pilato, né dall'Agcom che sta prendendo continuamente tempo.
“Retecapri - sostiene l'editore Costantino Federico - non intende sottostare più ad alcuna azione discriminatoria ed è pronta ad avviare ogni azione legale, oltre che a proseguire quelle già in corso, per tutelare i propri legittimi sacrosanti interessi”».

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