Nuovi direttori a Radio2 e a Rai Cultura

Il Cda Rai ha deciso una serie di nuove nomine che sono frutto anche della nuova struttura data ad alcune parti dell’azienda. In questo quadro, in particolare, Paola Marchesini va a dirigere Radio 2 e Silvia Calandrelli Rai Cultura, cui faranno capo Rai Storia, Rai Scuola e Rai5.

Ancora incertezza in Rai (la materia è sicuramente delicata) sul possibile ricorso contro il taglio di 150 milioni di euro deciso dal Governo, che tornerà sul tavolo del consiglio di amministrazione Rai nelle prossime settimane. L'organismo di vertice di Viale Mazzini ha invece dato il via libera alle nomine di Paola Marchesini alla direzione di Radio2, occupata finora ad interim dal responsabile della Direzione Radio Nicola Sinisi, e di Silvia Calandrelli alla guida della neonata Rai Cultura, che ingloba Rai Scuola, Rai Storia e Rai5. Insieme a queste due nomine è stata anche definita la squadra di vertice del Giornale Radio, dopo l'arrivo alla direzione di Flavio Mucciante, con la nomina di sei vicedirettori, tre confermati e tre nuovi.

La nuova tornata di nomine, giunta all'indomani dello sciopero che ha bloccato dirette e tg, ha provocato anche la protesta di alcuni sindacati. «In un periodo di attacchi mediatici che indicano i lavoratori come fannulloni e privilegiati, troviamo paradossale che i vertici aziendali nominino dei nuovi dirigenti e al contempo chiedano ulteriori sacrifici ai lavoratori» - sostengono Cgil, Uil e le sigle che, a differenza di Cisl e Usigrai, sono andate avanti nella protesta contro il governo. Le organizzazioni ricordano quindi al dg Luigi Gubitosi «l'enorme numero di direttori 'senza incaricò che potrebbero ricoprire i ruoli vacanti».

Sono proteste che non è facile capire, visto che dietro le nomine c'è anche un tentativo di Gubitosi di razionalizzare e rendere meno 'faraoniche' alcune strutture, con relativo calo di dirigenti, ma ai sindacati che hanno scioperato (con un certo successo di adesioni, fra l'altro) fa gioco evidentemente dire queste cose in queste settimane così tese e convulse.

L'azienda, infatti, in un suo comunicato, ricorda che il Giornale Radio ha assorbito anche Gr Parlamento, con una diminuzione complessiva di sei figure apicali tra direttori, condirettori e vicedirettori rispetto all'assetto originale. In arrivo, forse la prossima settimana, c'è poi un'altra tornata di nomine per costituire il Cda della nuova struttura Rai Com, che sostituirà Rai Trade e che dovrebbe vedere come amministratore delegato l'attuale direttore commerciale Luigi De Siervo e come presidente il direttore Comunicazione Costanza Esclapon. La nuova struttura Rai Cultura, poi, parla da sé quanto a razionalizzazione e semplificazione (non si capisce ancora, tuttavia, al momento, se e come resterà o si trasformerà Rai Scuola).

In cda, dopo la precedente presentazione del palinsesto di Rai1, sono stati presentati anche quelli di Rai2 e Rai3, dai rispettivi direttori Angelo Teodoli e Andrea Vianello. Tiene banco sempre il rinnovo del contratto di Giovanni Floris, che è in scadenza e dovrebbe essere limato al ribasso. Il conduttore vorrebbe ampliare i suoi spazi, ma al momento la proposta della rete è un allungamento di 'Ballarò' fino a mezzanotte, sempre il martedì. In cda sia Vianello che Gubitosi non avrebbero data per scontata la firma del giornalista. I palinsesti 2014-2015 saranno comunque presentati alla stampa e soprattutto ai pubblicitari il 25 giugno a Milano e il 26 a Roma.

Chiudiamo con le citate nomine alla vicedirezione del Giornale Radio: i confermati sono Onofrio Dispenza, Vittorio Argento e Maria Teresa Torcia, i nuovi vicedirettori sono Giovanni D'Anna, Francesco De Vitis e Maria Maddalena Lepri.

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