Nuovi fondi per l’emittenza locale in Piemonte

La Giunta 'ci ripensa' –

Secondo la presidente Mercedes Bresso, scopo della nuova legge in tema di comunicazione appena approvata in Piemonte è «aiutare i cittadini e le emittenti locali ad affrontare questa delicata fase di transizione» al digitale.

Dopo la fase in cui di scena sono state le proteste delle Tv locali per le difficoltà dello switch off e la apparente “disattenzione” della Regione, qualcosa si è mosso in Piemonte.

"La legge in tema di comunicazione approvata dal Consiglio Regionale rappresenta uno dei successi della nostra attività di Governo: la precedente normativa risaliva al 1990 e denunciava i segni del tempo, tanto più visibili in una materia in così rapida trasformazione. Abbiamo sostituito radicalmente un impianto che risaliva a quasi vent'anni fa". L'ha detto la presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso a proposito dell'approvazione da parte del Consiglio Regionale della legge che regola gli interventi a favore dell'informazione e della comunicazione radiotelevisiva e informatica sul territorio regionale.
Sono destinatari degli interventi di sostegno le emittenti radiotelevisive locali e le testate giornalistiche edite unicamente sulla rete Internet che abbiano sede legale e operativa in Piemonte. Tali soggetti devono inoltre dimostrare di produrre e diffondere informazione e format giornalistici di carattere locale con frequenza quotidiana.
"La legge - ha aggiunto la presidente Bresso - riveste due caratteristiche: da un lato rappresenta una normativa di sistema, diretta a favorire la nascita e lo sviluppo delle nuove forme di comunicazione e di informazione; dall'altro punta a sostenere il sistema dell'emittenza radiotelevisiva locale nell'attuale fase, assai delicata, di transizione al digitale terrestre".

L'approvazione della legge, secondo la Giunta, affronta infatti i disagi legati alla transizione al segnale digitale. "Per questo - ha sottolineato Bresso - abbiamo fatto introdurre le modifiche necessarie a finanziare la legge con due milioni di euro fra il 2010 e il 2011".

Il comunicato della Giunta Regionale prosegue così:

«Nell'immediato si tratta soprattutto di affrontare due problemi: la mancata ricezione del segnale Rai in alcune zone montane e le difficoltà finanziarie incontrate dalle piccole emittenti locali, che non hanno risorse sufficienti per adeguarsi al cambiamento. Sul fronte montano, la Regione spenderà circa 400 mila euro, destinati all'adeguamento dei ripetitori che non rientrano fra quelli oggetti di interventi da parte della Rai o fra quelli che ricevono finanziamenti ministeriali. Sono circa il 40% del totale, e per ognuno si prevede una spesa di circa diecimila euro.
Per aiutare le emittenti locali nel sostenere gli investimenti necessari, la Regione ipotizza inoltre l'apertura di un bando da finanziare con fondi europei. Le somme messe in campo, hanno spiegato Bresso e l'assessore all'Industria Andrea Bairati, serviranno anche per facilitare il passaggio al digitale nel Piemonte Orientale, previsto per l'autunno 2010. In quest'area infatti si prevede già il rischio che la potenza dei ripetitori Rai nazionali possa oscurare tutte le emittenze locali, inclusa Rai3».

Ma siamo ancora lontani da una soluzione soddisfacente per le emittenti locali. La Frt ha già reagito in un suo comunicato definendo il provvedimento “un passo avanti ma largamente insufficiente” per le Tv locali piemontesi, «che continuano a vivere il loro disagio rimanendo inascoltate».

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