Nuovi piani delle frequenze dall’Agcom

L’Autorità ha preparato la revisione dei piani delle frequenze nelle regioni che hanno affronatto lo switch off entro il 2010, comprese stavolta anche Sardegna e Valle d’Aosta. Poi ci sono quelle dei canali 61-69…

Una delibera di Agcom non fa dormire sonni tranquilli agli editori televisivi di mezza Italia. Si parla, infatti, di revisione dei piani delle frequenze nelle regioni che hanno switchato prima del 2011 (Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Trentino - Alto Adige, Veneto, Friuli - Venezia Giulia, Emilia - Romagna, Lazio, Campania, Sardegna). In alcuni casi (soprattutto sull'isola sarda) c'è anche da modificare e armonizzare le assegnazioni alle reti nazionali perché diverse dal resto del Paese.
Cambiano drasticamente, e qui immaginiamo le lamentele degli utenti, anche i canali che saranno utilizzati dal mux 1 Rai (quello istituzionale, per il quale si paga il canone). Le nuove assegnazioni previste sono: 27 per la Valle d'Aosta, 22 per il Trentino - Alto Adige, 28 per il Lazio e 45 per la Sardegna. Non cambiano i canali nelle altre zone, ma ricordiamo che il primo bouquet Rai deve essere in tutta Italia posto su un canale Uhf in Sfn e sui canali 5 e 9 in Mfn.

Particolarmente rilevante, come dicevamo, la situazione in Sardegna dove tutte le reti nazionali dovranno cambiare frequenza. Da capire anche come evolveranno le situazioni delle emittenti che attualmente hanno due mux separati: rimarrà il doppio diritto d'uso?

La revisione poi deve tener conto anche del fatto che le emittenti dal 61 al 69 spariranno: ed ecco che il rischio di graduatorie e bandi si fa strada anche in regioni strategicamente assai rilevanti dello spettro Tv italiano, come Lombardia e Lazio. In tutte le aree, infatti, si avrà da 14 a 18 frequenze per ospitare le Tv locali: poche rispetto alle attuali destinazioni d'uso. Vedremo come si muoveranno Agcom e Ministero per organizzare i bandi.

La tempistica? Probabilmente subito dopo la fine dello switch off in Sicilia. Non mancano, infine, le limitazioni verso l'estero. Mezzo Veneto avrà a disposizione meno canali per non creare problemi a Slovenia e Croazia, mettendo fine all'annoso problema di interferenze. Meno felice la scelta di tutelare, ancora una volta, le emissioni di Monte Penice del mux con RaitìTre versione lombardia da Biella sino a Parma.

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